Con la dicitura “violenza di genere” si identificano tutte le condotte discriminatorie che si fondano sul sesso e su tutte le forme di violenza. La violenza non è solo fisica/sessuale ma è anche di natura psicologica e va dagli atti persecutori (stalking) allo stupro, dalle minacce alle molestie fino ad arrivare al femminicidio.
In questa guida parliamo di violenza di genere e di legislazione correlata. Scopiramo anche come ottenere l'assistenza legale gratuita per le vittime di violenza di genere.
La legislazione contro la violenza di genere ha come obiettivo principale la prevenzione dei reati, la punizione dei responsabili e la protezione delle vittime. Una delle disposizioni chiave è stata introdotta con il decreto legge n. 11/2009, che ha introdotto l'articolo 612 bis nel codice penale, il quale disciplina il reato di atti persecutori, noto come stalking.
Con questa modifica legislativa, il legislatore ha voluto fornire una risposta punitiva a quei comportamenti che sono estremamente dannosi per i diritti fondamentali delle persone. In precedenza, le sanzioni per tali comportamenti erano limitate e le pene erano irrisorie. Ad esempio, il reato di minaccia non consentiva di impedire tali condotte.
Le donne sono particolarmente colpite dalla violenza di genere. La violazione dei loro diritti si manifesta attraverso varie offese, persecuzioni e atti violenti, che richiedono un'azione preventiva.
I dati epidemiologici dimostrano un aumento significativo degli omicidi di donne e delle violenze, anche all'interno delle mura domestiche. In molti casi, queste violenze coinvolgono anche i figli. È importante considerare vittime anche gli altri membri della famiglia quando si verificano casi di omicidio di una donna o di un uomo a causa di discriminazione di genere. È evidente che, oltre alla vittima principale, tutte le altre persone coinvolte devono essere considerate vittime.
Ma cosa significa esattamente stalking? Lo stalking è caratterizzato dalla ripetizione di comportamenti persecutori. La giurisprudenza afferma che il reato di stalking si configura come uno "stato di ansia o paura continuo e grave" che provoca un "ragionevole timore per la propria incolumità o per quella di un familiare o di una persona con cui si ha una relazione affettiva". In ogni caso, tali condotte devono essere così invasive da costringere la vittima a modificare le proprie abitudini.
Oltre al reato di stalking, la protezione giuridica delle vittime di violenza di genere si estende ad altre ipotesi di reato, come lesioni o omicidio. Tuttavia, queste ipotesi di reato presentano una debolezza, poiché mirano a reprimere condotte che spesso hanno effetti irreversibili.
La normativa è stata aggiornata con l'entrata in vigore della legge n. 69/2019, nota come Codice Rosso. Questa legge ha introdotto diverse disposizioni, tra cui il reato di diffusione illecita di immagini o video sessualmente espliciti senza il consenso delle persone coinvolte, conosciuto come revenge porn. Queste modifiche sono pienamente in linea con i principi stabiliti dalla Convenzione di Istanbul del 2011.
La Convenzione di Istanbul rappresenta il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante per la prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica. Gli obiettivi principali della Convenzione includono la protezione delle donne da ogni forma di violenza, la prevenzione, il perseguimento e l'eliminazione della violenza contro le donne e la violenza domestica; la promozione della parità di genere e l'eliminazione della discriminazione; l'implementazione di politiche e misure di protezione e assistenza per le vittime di violenza. Includono inoltre la promozione della cooperazione internazionale per eliminare la violenza contro le donne. Inoltre, la Convenzione di Istanbul sottolinea la protezione dei bambini testimoni di violenza domestica e richiede la penalizzazione delle mutilazioni genitali femminili.
Per quanto riguarda la raccolta e il monitoraggio dei dati, l'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (Oscad), un organismo interforze composto da Polizia e Carabinieri, si occupa di questa importante attività. È attivo anche il numero 1522 per le segnalazioni e un numero verde di pubblica utilità fornito dalla Rete nazionale antiviolenza.
Per le vittime di violenza, esistono diverse forme di tutela. È possibile richiedere il risarcimento dei danni sia in sede civile che penale. Inoltre, è stato istituito un fondo per le vittime dei reati internazionali violenti attraverso la legge n. 122/2016. Questo fondo garantisce un indennizzo alle vittime di abusi nel caso in cui le persone responsabili del risarcimento economico non abbiano le possibilità finanziarie per far fronte ai danni causati.
Per offrire assistenza legale e psicologica alle vittime di violenza, l'Avvocato Ezio Bonanni, Presidente dell'Osservatorio Vittime del Dovere e dell'ONA-Osservatorio Nazionale Amianto, insieme al suo team composto da avvocati specializzati nella violenza di genere, psicologi e assistenti sociali, fornisce supporto legale sia nel settore penale che civile. L'Osservatorio prevede anche l'istituzione di un numero verde dedicato, a cui le vittime possono rivolgersi per chiedere aiuto. Per richiedere una prima consulenza, è possibile compilare il modulo sottostante.
La tutela delle vittime di violenza di genere rappresenta un impegno fondamentale per garantire un ambiente sicuro e giusto per tutte le persone.