La Cina conobbe l’amianto attraverso il commercio con l’Asia occidentale. Scopriamo le antiche credenze sulla fibra.
Cina: Annali del Tardo Han parlano di una tela di amianto
Cina-dinastia del Tardo Han (206 a.C. al 220 d.C). Negli annali “Wei lio” scritti da Yu Huan tra il 239 e il 265, nel periodo detto “dei Tre Regni”, si parla di una tela fatta in un materiale che sembrerebbe amianto.
La notizia è menzionata anche nella famosa stele epigrafica nestoriana di Singan fa, eretta in Cina nel 781 al tempo della dinastia Tang. Il termine usato negli Annali è huo hitan (letteralmente, panno che può essere purificato dal fuoco). Altro sinonimo con cui veniva indicato il tessuto era "panno ignifugo". Questo panno giallo, ignifugo, veniva portato in offerta all’Imperatore Shun Youyu.
L’imperatore aveva un mantello di stoffa di amianto, che era solito indossare in occasione dei grandi banchetti. Egli chiedeva che gli venisse versata addosso una coppa di vino. Poi, con finta rabbia se lo toglieva, ordinando che fosse gettato nel fuoco. E poi... la sorpresa
«Divampò come se fosse ridotto in cenere; ma essendo state rimosse le macchie e spento il fuoco, la tela appariva chiara e pulita, come se fosse stata purificata con le fecce».
Il tributo offerto alla tela di amianto
Stessa descrizione è fornita da Lie-tse (VI secolo a.C) presunto autore del Tao Te Ching e fondatore del taoismo. Egli parla di un “tributo alla tela di amianto” effettuato dal Re Mu di Zhou durante la dinastia Chou (1001-946 a.C).
L’amianto è descritto con le seguenti parole «Il telo ignifugo, per essere pulito, fu gettato nel fuoco. Il telo assunse allora il colore del fuoco, e lo sporco assunse il colore del telo. Tolto dal fuoco e scosso, era brillantemente bianco come la neve».
Cina: da dove prendeva la tela di amianto?
La Cina importava tele di amianto attraverso una rotta terrestre che proveniva dall’Oriente romano. La fibra è stata trovata sul suolo cinese solo in epoca post-cristiana.
Cina: cosa sapevano circa l’amianto?
Per i cinesi l’amianto erano solo una fibra dalle straordinarie proprietà. Non si posero il dubbio circa la natura o la pericolosità del minerale.
Nei loro sforzi per trovare una spiegazione plausibile relativa all'origine dello stesso, i filosofi naturalisti e i taoisti ipotizzarono che fosse di natura animale o vegetale.
Talora lo descrivono come “pelo di bestia”, in altri casi come fibra vegetale o come frutto dell’attività vulcanica. In altri ancora, saldando queste teorie in una sola.
Le origini del minerale secondo un antico resoconto
Ecco cosa si legge, riguardo la presunta origine animale dell’amianto.
«Esiste una montagna infuocata (vulcano) su cui vive un animale lucente di fuoco delle dimensioni di un roditore. E’ ricoperto di pelo di insolita lunghezza e fine come la seta. Di solito dimora in mezzo al fuoco. Quando è dentro, il suo pelo è di un colore rosso intenso; ma a volte esce e il suo pelo allora diventa bianco. Durante le notti buie, la foresta è visibile dal riflesso della lucentezza dell'animale. Viene messo a morte mediante aspersione con acqua, dopodiché i suoi peli vengono filati e intessuti in un panno. E’ così che si produce quello che viene chiamato tessuto ignifugo».
In realtà l’animale in questione era la salamandra. In effetti l’amianto viene anche definito, per via delle sue caratteristiche “lana di salamandra”.
ONA: Osservatorio Nazionale Amianto
In passato circolavano tante leggende sulla fibra, tutte legate alla sue straordinarie proprietà.
Oggi fortunatamente, abbiamo compreso che l’unica “magia” che compie l’amianto è quella “nera”, portatrice di lutti e sofferenze.