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Stirene: cos'è e danni alla salute e tutela legale

In questa guida parliamo di stirene, una sostanza chimica largamente utilizzata nell’industria, soprattutto nella produzione di materie plastiche e resine. I lavoratori esposti a questa sostanza nei luoghi di lavoro che non adottano le misure di sicurezza per ridurre i rischi possono contrarre una serie di malattie correlate. In questa guida vediamo nel dettaglio cos'è lo stirene, dove viene usato, quali danni alla salute provoca e quali sono le malattie correlate.

Lo studio legale dell'avvocato Ezio Bonanni assiste tutte le vittime di esposizioni dannose nei luoghi di lavoro e le assiste per il riconoscimento della malattia professionale. Una volta riconosciuta la malattia professionale (o la causa di servizio, a seconda del tipo di impiego) si possono ottenere una serie di indennizzi e risarcimenti.

Cos'è lo stirene e dove si trova?

Cos'è lo stirene? Lo stirene presenta come un liquido incolore dall’odore dolciastro ed è fondamentale per realizzare materiali come il polistirene espanso, le resine poliestere e altri composti plastici impiegati nei settori automobilistico, edilizio e navale.

Questa sostanza trova impiego in molti ambiti della vita quotidiana. Il polistirene espanso, ad esempio, è comunemente usato per imballaggi, contenitori per alimenti e isolamento termico. Le resine poliestere rinforzate con fibre di vetro sono essenziali nella costruzione di imbarcazioni, automobili, vasche da bagno e vari materiali da costruzione. Anche l’industria elettronica e quella automobilistica ne fanno largo uso per la realizzazione di componenti plastici.

Stirene: è cancerogeno?

Nonostante la sua utilità, lo stirene presenta alcuni rischi per la salute, soprattutto per chi ne è esposto in modo continuativo. L’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) lo ha classificato come possibile cancerogeno per l’uomo, suggerendo un’associazione tra esposizione prolungata e un aumento del rischio di tumori come leucemie e linfomi. Anche se gli studi in merito non sono ancora del tutto conclusivi. Ciò che è certo, invece, è che lo stirene ha effetti tossici su diversi organi e sistemi del corpo.

Vie d'esposizione e danni alla salute

L’esposizione può avvenire per inalazione, contatto con la pelle o ingestione accidentale e provoca effetti diversi a seconda della durata e dell’intensità del contatto. Nel breve termine può causare irritazioni agli occhi, al naso e alla gola, oltre a vertigini, mal di testa, sonnolenza e confusione.

Nei casi più gravi, un’elevata esposizione può portare alla perdita di coscienza. Se il contatto con lo stirene è prolungato nel tempo, il sistema nervoso centrale può subire danni con conseguenti problemi di memoria, difficoltà di concentrazione e alterazioni dell’umore. Inoltre, alcuni studi hanno evidenziato possibili effetti negativi sul fegato, sui reni e sull’apparato respiratorio.

Quali sono le categorie di lavoratori a rischio?

Le categorie di lavoratori più a rischio sono coloro che operano nell’industria della plastica e nella produzione di polistirene, oltre a chi lavora nei settori navale e automobilistico, dove le resine poliestere rinforzate sono largamente impiegate.

Anche il personale dell’edilizia, che utilizza materiali contenenti stirene, e gli addetti alla produzione di imballaggi plastici possono essere esposti a questa sostanza. Il rischio maggiore è presente nei reparti di produzione, dove lo stirene viene manipolato in forma liquida o rilasciato sotto forma di vapori.

Prevenzione e misure di sicurezza: quali sono?

Per garantire la sicurezza dei lavoratori, il datore di lavoro deve adottare misure specifiche per ridurre l’esposizione. Una ventilazione adeguata negli ambienti di lavoro è essenziale per abbassare la concentrazione di vapori nell’aria. È fondamentale anche l’uso di dispositivi di protezione individuale, come maschere con filtri appositi, guanti e occhiali protettivi.

Il monitoraggio della qualità dell’aria e della salute dei dipendenti, attraverso controlli periodici e visite mediche mirate, aiuta a prevenire danni a lungo termine. Inoltre, una corretta formazione dei lavoratori sui rischi associati allo stirene e sulle procedure di sicurezza è indispensabile per ridurre il pericolo. In alcuni casi, può essere utile valutare la possibilità di sostituire lo stirene con materiali meno dannosi.

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