L’amianto continua a provocare danni, anche nel mondo dello sport. Infatti, nonostante la messa al bando dei materiali in asbesto con la legge 257/92, la fibra killer è ancora presente in molti edifici pubblici. Tra questi ci sono anche molti centri sportivi.
«Anche le scuole hanno palestre in amianto e sono 2400 quelle contaminate in tutta la penisola – dichiara l’Avvocato Ezio Bonanni -. In più sono 32 gli impianti sportivi censiti a Roma e 44 nel Lazio. Ma sono centinaia in tutta Italia. È importante che il governo se ne occupi».
Aumento dei casi di mesotelioma e malattie asbesto correlate
Infatti è necessario mettere in atto misure tempestive ed efficaci per far fronte alla strage causata dall’asbesto, come testimonia l’ultima pubblicazione dell’Avvocato Bonanni “Il libro bianco delle morti di amianto in Italia -Ed.2022”.
A distanza di anni crescono i casi di patologie asbesto correlate, tra cui il mesotelioma. Gli ultimi dati in riferimento ai casi di questa malattia in Italia sono disponibili nel VII Rapporto ReNaM. Questo rapporto riporta ben 31.572 casi di mesotelioma maligno, di cui circa il 70% provocati da un’esposizione professionale.
Preservare lo sport e non solo bonificando gli impianti
Per questo occorre provvedere alla bonifica dei siti contaminati. La bonifica è l’unico modo per ridurre il rischio di esposizione a zero per i cittadini. L’ONA e l’Avv. Ezio Bonanni hanno perciò rivolto un appello alle autorità per bonificare tutte le aree contaminate, compresi impianti sportivi e scuole.
Si stima, infatti che siano molti i centri sportivi contaminati, soprattutto a Roma, dove la maggior parte di essi è stata costruita prima del 1993. Le bonifiche non sono mai partite, se non in singoli Comuni o in casi specifici. Questa problematica è emersa anche durante il convegno organizzato da ONA al salone d’onore del CONI, “Sport e scuola, ambiente e sicurezza: via l’amianto!”, e nel recente incontro "Amianto, Ambiente, Salute: per Roma Capitale d'Europa".
App amianto per favorire la mappatura e la bonifica
Purtroppo in Italia non esiste una mappatura aggiornata ed esaustiva del territorio italiano. Così l’Osservatorio Nazionale Amianto ha deciso di creare l’App Amianto per far sì che tutti i cittadini possano segnalare la presenza di luoghi a rischio amianto e contribuire alla mappatura, utile per effettuare le bonifiche. Inoltre è uno strumento essenziale per evitare le esposizioni ed eliminare ogni rischio per la propria salute.
L'azione dell’associazione e del suo presidente, l'Avvocato Bonanni, non si ferma qui. Infatti tutela anche chi purtroppo è già stato esposto ad asbesto e ha sviluppato delle malattie correlate ad esso, offrendo assistenza legale.