Sopravvivere al mesotelioma è possibile? La salute del paziente, il tipo di tumore, la nutrizione e altri fattori possono influenzare la prognosi. Impariamo a convivere con il male. Sopravvivere al mesotelioma: consigli e strategie per convivere con la malattia sono presenti in questa guida.
Sopravvivere. Dopo una prognosi infausta di mesotelioma, i medici possono solo fornire trattamenti per migliorare la qualità della vita di un malato. Attualmente le aspettative di vita sono molto basse (18-31 mesi).
Anche se non esiste una cura, fortunatamente la ricerca sta facendo notevoli passi avanti e la prognosi è migliorata negli ultimi anni. Ciò è dovuto soprattutto ai nuovi trattamenti sperimentali e ai metodi diagnostici sviluppati di recente.
Questa rara forma di cancro, causata dall’esposizione all’amianto, ha dei tempi di latenza molti lunghi, dunque si arriva alla diagnosi quando ormai la malattia è un fase avanzata.
Se preso in tempo, la prognosi può essere più favorevole, ma ciò dipende anche da altri fattori quali: la posizione del tumore, il tipo di cellule del mesotelioma, l'età di un paziente, il sesso e la salute generale del paziente.
Come accennato, una diagnosi precoce è l’unico modo per migliorare la prognosi del mesotelioma. Chi ha contezza di essere stato a contatto con fibre di amianto, dovrebbe assolutamente effettuare degli screening e una serie di test specifici.
I pazienti che si sottopongono a un trattamento, possono sopravvivere 18-31 mesi. Senza trattamento, al massimo sopravvivono sei mesi.
Ad oggi la ricerca preferisce optare per i trattamenti multimodali, che combinano più di una terapia del cancro in un unico programma di trattamento. Essi includono combinazioni di chemioterapia, immunoterapia, radioterapia, chirurgia o trattamenti alternativi in via sperimentale, come la terapia fotodinamica.
Alcune ricerche suggeriscono che le cure palliative possono aiutare a prolungare la sopravvivenza di quasi sei mesi.
L'Exceptional Responders Initiative (ERI), un programma che studia i pazienti sopravvissuti alla prognosi iniziale, ha individuato tratti comuni a tutti i malati di mesotelioma. Ha pertanto stilato un "piano di assistenza alla sopravvivenza”.
Esso prevede delle linee guida personalizzate per monitorare e mantenere una buona salute ai pazienti durante e dopo il trattamento.
Secondo i ricercatori, alcuni fattori possono incidere non solo sulla qualità della vita di un malato di mesotelioma, ma anche sul tasso di sopravvivenza.
I pazienti che hanno fatto le scelte di cui sopra, hanno vissuto almeno tre volte più a lungo del previsto.
La nutrizione svolge un ruolo importante nella prognosi del cancro di un paziente. Meglio optare per un’alimentazione a base vegetale, limitando al minimo i carboidrati. Al contempo bisogna mantenere il giusto peso-forma, evitando il calo ponderale che potrebbe debilitare ulteriormente il paziente.
Per ottimizzare i pasti, sarebbe opportuno consumare molti piccoli spuntini durante il giorno, secondo un programma prestabilito.
Affidarsi a un centro specializzato nel trattamento del mesotelioma è un altro fattore che può migliorare la prognosi e la convivenza con la malattia. Esso deve prevedere l’azione interdisciplinare di un team focalizzato sulla cura psico-fisica e sulla riabilitazione.
Un ruolo importante è dato dalla cura degli aspetti emotivi legati alla malattia. Il cancro causa paura, ansia e altri problemi di salute mentale. I gruppi di supporto e le organizzazioni comunitarie sono indispensabili per gestire questi aspetti.
Se preso in tempo, il mesotelioma può essere curato. La ricerca ha individuato due tipi di remissione di questa forma di cancro:
Poiché la recidiva del mesotelioma è imprevedibile, è importante effettuare dei follow-up medici e dei monitoraggi dopo la remissione. Essi includono esami del sangue, test di imaging, scansioni TC e PET, TAC.
I ricercatori si concentrano altresì sullo sviluppo di trattamenti second-line per i pazienti con mesotelioma ricorrente, comprese nuove combinazioni di immunoterapia.
I pazienti sottoposti a cure post-trattamento dovrebbero segnalare ogni sintomo “anomalo” che potrebbe indicare una recidiva.
I pazienti che sperimentano effetti collaterali a lungo termine o cronici possono e devono imparare a gestire i sintomi e a convivere con gli stessi.
Riferimenti
Secondo l’Avv. Ezio Bonanni, presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto, anche un adeguato supporto legale è importante nella gestione della malattia. I pazienti affetti da mesotelioma e i loro familiari vivono nella costante tribolazione legata agli aspetti finanziari e legali. Hanno bisogno di far sentire la loro voce in quella che è una battaglia contro "un’epidemia sociale”, come il mesotelioma.
È necessario che i loro diritti vengano adeguatamente riconosciuti per evitare che in futuro ci siano ancora morti legati all’esposizione al minerale killer. Per questo lo studio legale mette a disposizione la consulenza.
Sopravvivere o convivere? Speriamo che in un futuro non molto lontano, non si debba più porre un quesito come questo.