Vuoi tutelare i tuoi diritti? Allora richiedi una consulenza. Lo studio legale dell'Avv. Ezio Bonanni è al fianco di tutti i cittadini e fornisce il servizio di consulenza legale. La consulenza legale è molto importante perchè permette di avere un quadro chiaro rispetto ad ogni singola situazione.
Infatti, nella vita di tutti i giorni, sono frequenti controversie o semplicemente dei dubbi. Così, nei rapporti con la Pubblica Amministrazione, nel mondo del lavoro e in molti altri ambiti.
Per poter chiedere ed ottenere il servizio di consulenza legale, puoi usufruire del numero verde dedicato, con il quale, contattare l'Avv. Ezio Bonanni. Lo staff dello studio legale sarà a tua disposizione, rispetto alle problematiche che vorrai esporre. Se lo dovessi ritenere necessario, potrai chiedere anche un appuntamento direttamente presso la sede di Roma, oppure presso la sede di Latina.
Per poter chiedere la consulenza legale, oltre ai normali numeri di telefono (06.68309534 oppure 0773.663593), potrai contattare anche il numero verde. In questo modo potrai ottenere la consulenza telefonica.
Vista la delicatezza di ogni caso specifico, le richieste di consulenze legali possono essere formulate per iscritto attraverso la compilazione del seguente form. In questo modo, l'Avv. Ezio Bonanni potrà leggere attentamente quanto oggetto del quesito posto. La risposta per iscritto sarà corredata dall'indicazione delle norme di diritto e dalla giurisprudenza.
Quindi, la specificità della consulenza legale sarà lo strumento che permetterà al cittadino, di decidere se e come tutelare i propri diritti.
L'Avv. Ezio Bonanni è il Presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto APS, ed è impegnato da più di 22 anni nella tutela delle vittime dell'amianto. Purtroppo, poichè i minerali di amianto sono altamente cancerogeni. Il numero dei casi di malattie asbesto correlate è in aumento. Questo è dovuto ad esposizioni molto elevate che sono proseguite anche dopo l'entrata in vigore della L. 257/92. Con questa legge, infatti, è stato fatto divieto di estrarre, lavorare e produrre amianto. Tuttavia, il testo normativo è privo di un obbligo normativo di bonifica.
L'Avv. Ezio Bonanni, infatti, nel "Il libro bianco delle morti da amianto in Italia" ed. 2021, ha tracciato il quadro della situazione dell'amianto in Italia. Tant'è che, ancor a tutt'oggi, in Italia ci sono più di 1 milione di siti e micrositi contaminati da amianto, in molti casi anche scuole ed ospedali.
Quella del rischio amianto è una vera e propria emergenza ambientale e lavorativa, che va oltre l'emergenza sanitaria. In questo quadro desolante, l'ONA e l'Avv. Ezio Bonanni hanno svolto un ruolo di sensibilizzazione tale per il quale, molto si è fatto. Tuttavia molto rimane da fare. A tal proposito, l'ONA ha anche istituito un'app per far sì che i cittadini possano segnalare la presenza di rischi contaminati.
La bonifica e la messa in sicurezza sono l'unico strumento di effettiva tutela della salute nei luoghi di vita e di lavoro. Quindi, la tutela legale e la relativa consulenza, debbono essere finalizzate prima di tutto ad evitare l'esposizione alle fibre di amianto. Solo per coloro che, purtroppo, sono già stati esposti, lo studio legale può approntare la tutela indennitaria e risarcitoria.
L'amianto, detto "asbesto" è un potente cancerogeno che provoca una serie di malattie, tutte molto gravi e, purtroppo, quasi sempre mortali. Quindi, si pone il problema del riconoscimento dei danni da amianto, sia in sede INAIL che del riconoscimento di causa di servizio.
Sono apprestate tutte le tutele, anche con il riconoscimento dello status di vittime del dovere. Queste tutele sono riconducibili all'art. 20 della L. 183/10, inizialmente formulata per coloro che sono stati esposti ad amianto nelle navi della Marina Militare Italiana. In seguito, questa tutela è stata riconosciuta a tutti i lavoratori che, per motivi di servizio, hanno subito queste esposizioni e le relative infermità.
La formula è quella della c.d. equiparazione a vittima del dovere, per attività di servizio in particolari condizioni ambientali ed operative eccedenti l’ordinarietà, ai sensi dell’art. 1, co. 564, L. 266/2005, e art. 1 del d.p.r. 243/2006. Questo è molto importante per le vittime dell'amianto.
In caso di insorgenza di malattia, occorre verificare se la sua eziologia possa essere legata all'attività professionale. In quest'ultimo caso, infatti, è possibile attuare la tutela previdenziale INAIL. La tutela INAIL prevedere innanzi tutto l'indennizzo del danno biologico e di quello patrimoniale per diminuite capacità di lavoro.
Le prestazioni INAIL più importanti sono costituite dalla rendita diretta, in proporzione all'entità dell'infermità, purchè non inferiore al 16%. Negli altri casi, è dovuto l'indennizzo del danno biologico, a condizione che ci sia un minimo del 6%.
In caso di malattie asbesto correlate, è dovuta anche la prestazione aggiuntiva del Fondo Vittime Amianto, ai sensi dell'art. 1, commi 241/246 della L. 244/07. Questa prestazione è pari al 15% della rendita.
In caso di decesso, il coniuge e i figli minorenni o studenti, possono chiedere il riconoscimento delle prestazioni di cui all'art. 85 del D.p.r. 1124/65. I superstiti hanno diritto rispettivamente al 50% per quanto riguarda il coniuge, ed al 20% per ogni orfano. Le prestazioni complessive non potranno superare, comunque, il 100% della prestazione.
In caso di malattia professionale, è dovuto anche il risarcimento del danno, sia patrimoniale che non patrimoniale. Tra questi ultimi, il danno biologico, il danno morale ed il danno esistenziale.
Anche gli stretti congiunti della vittima possono chiedere il risarcimento del danno, c.d. iure proprio. In caso di decesso, le somme maturate dalla vittima primaria devono essere erogate ai familiari. La quantificazione del danno è, nella maggior parte dei casi, sulla base di criteri equitativi.
Lo studio legale dell'Avvocato Bonanni ti assiste per ottenere:
Nel caso di malattie asbesto correlate è possibile chiedere ed ottenere, innanzitutto l'indennizzo INAIL. Questo indennizzo è dovuto prima di tutto per le malattie inserite nella Lista I, perchè, in questo caso, vi è la presunzione legale d'origine. Questa procedura presuppone l'inversione dell'onere della prova, posto a carico dell'INAIL.
Per la altre malattie asbesto correlate, inserite nella Lista II, e nella Lista III, e per le altre malattie, è possibile comunque, ottenere l'indennizzo INAIL. In questi casi, occorre dimostrare il nesso causale, pur con criteri meno rigidi di quelli penalistici.
Ottenuto l'indennizzo INAIL, può essere richiesto il risarcimenento del c.d. "danno differenziale", a carico del datore di lavoro.
Le malattie riconosciute dall'INAIL sono suddivise in tre liste. La Lista I comprende le patologie la cui origine professionale è di "elevata probabilità". Esse sono:
Invece, nella Lista II dell’INAIL sono inserite le malattie che, pur essendo riconducibili ad esposizione all’amianto, hanno una limitata probabilità di origine professionale. Queste sono:
Infine, la Lista III prevede solo il tumore all’esofago, la cui origine lavorativa è ritenuta possibile.
Tuttavia esistono anche delle patologie provocate dall'amianto non ancora riconosciute dall'INAIL. Queste malattie possono coinvolgere il cervello, la colecisti, i tessuti emolinfopoietici, la mammella, il pancreas, la prostata, i reni, la tiroide e la vescica.
In più le fibre di amianto sono anche responsabili della sclerosi laterale amiotrofica, della fibromialgia e di malattie degenerative non tumorali. Queste ultime possono coinvolgere il cuore (miocardiopatia) oppure il sistema nervoso (morbo di Alzheimer).
Questa è la classificazione delle sostanze cancerogene dello IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro), organo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità:
Questi cancerogeni possono portare all'insorgenza di neoplasie e altre malattie (tra cui MCS, sensibilità chimica multipla).
Lo studio legale dell'Avv Ezio Bonanni offre assistenza per il risarcimento danni in caso di:
Lo studio legale offre servizi di tutela dei diritti:
La salute è il bene prezioso, tutelato dall'art. 32 Cost., anche nei rapporti di lavoro, per i quali è richiamata nello Statuto dei lavoratori e nel Testo Unico della Sicurezza del Lavoro (D.L.vo 81/2008). Fin dall'inizio degli anni '90, lo studio legale dell'Avv. Ezio Bonanni ha esordito nel mondo professionale con la tutela dei diritti dei lavoratori. Questo rientra nell'indole della persona, oltre che del professionista.
Già agli inizi degli anni '90, una delle piaghe del lavoro era il contratto a termine e l'assenza di una adeguata stabilizzazione e tutela della salute. Quello della assenza di sicurezza nei luoghi di lavoro è un tema cardine, rilevante, che emergerà di lì a poco, con la questione amianto. Il dramma dell'amianto è emerso in tutta la sua esplosività già nel gennaio 2000 quando già era in corso l'epidemia l'epidemia delle malattie asbesto correlate presso la Good Year di Cisterna di Latina.
Lo studio legale dell'Avv. Ezio Bonanni tutela i diritti dei lavoratori in caso di:
In caso di decesso del lavoratore per malattie asbesto correlate, i famigliari subiscono gravi pregiudizi che vanno anche oltre la sfera emotiva ed affettiva: rimangono infatti privi di reddito e sono costretti ad affrontare, oltre al trauma del lutto, anche gli iter amministrativi e giudiziari irti di ostacoli, con ritardi da parte dell'INAIL e dell'INPS e delle istituzioni.
Lo studio legale dell'Avv. Ezio Bonanni dedica da sempre molta attenzione alla tutela dei minori e della famiglia anche in altri ambiti e sfere di operatività.