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Pesticidi e assistenza legale

Cosa sono i pesticidi? Si usano soprattutto nell'agricoltura intensiva, ma non solo, e servono a distruggere o tenere sotto controllo gli organismi che rappresentano un danno per piante, animali e cibo conservato. Come vedremo nel corso di questa guida esistono diversi tipi di pesticidi, non tutti dannosi per la salute. Molti di essi però rappresentano un grave pericolo per la salute degli agricoltori che li maneggiano, per i consumatori finali e per l'ambiente.

Possono essere infatti dei potenti cancerogeni che possono provocare neoplasie oppure causare altre malattie.

Gli agricoltori che sviluppano una malattia correlata all’esposizione a pesticidi hanno il diritto al riconoscimento di malattia professionale e a tutti gli indennizzi previsti dalla legge. L'Avvocato Ezio Bonanni e il suo pool di avvocati si occupano di tutela legale delle vittime di esposizione ad agenti patogeni, tra cui amianto ed altri cancerogeni tra cui i pesticidi. Assistono gli agricoltori e promuovono l'assenza del conflitto di interessi tra gli agricoltori e le aziende che offrono assistenza e che allo stesso tempo sono produttori di pesticidi.

Cosa sono i pesticidi?

In questo paragrafo scopriamo in modo più dettagliato cosa sono i pesticidi e a cosa servono. Il termine  pesticida viene dall’inglese pesticides e indica i prodotti fitosanitari, tra i quali antiparassitari, fitofarmaci, agro-farmaci. Fitofarmaco è sinonimo di pesticida. Si tratta di microrganismi o sostanze chimiche (naturali o di produzione industriale) che sono utilizzati in agricoltura per rimuovere tutto quello che danneggia le piante coltivate, gli animali d'allevamento e la conservazione di cibo.

I pesticidi quindi non si usano solo nell’agricoltura ma in tutto il settore alimentare, agroindustriale e zootecnico e per tenere sotto controlli i vettori di malattie per l’uomo.

Con il termine pesticida non si intendono quindi solo quelli sintetici, ma anche quelli naturali come virus, batteri e funghi, impiegati contro gli organismi nocivi.

I pesticidi (soprattutto quelli non biologici) se da un lato sono portatori di numerosi benefici, dall'altro di potenziale tossicità e causano danni alla salute dell’uomo, delle piante e degli animali e in generale all’ambiente.

I fertilizzanti e la non riconducibilità tra i pesticidi

I fertilizzanti non devono essere considerati pesticidi. C’è infatti una differenza sostanziale tra fertilizzanti e pesticidi. I primi sono sostanze utilizzate in agricoltura per l’arricchimento del terreno con elementi nutritivi. Tra questi l’azoto, il fosforo, il potassio etc., che svolgono un ruolo essenziale nella crescita dei prodotti vegetali.

Pesticidi o fitosanitari: elenco

I pesticidi ovvero i prodotti fitosanitari, si distinguono in diverse categorie, anche in relazione agli organismi contro cui sono utilizzati.

Si distinguono:

  • insetticidi  che combattono insetti nocivi dell’agricoltura, ovvero molesti per l’uomo e gli animali domestici.
  • fungicidi che contrastano le malattie e le alterazioni prodotte da funghi.
  • diserbanti o erbicidi , per distruggere erbe infestanti ovvero erbe cattive e quindi anche i defolianti.
  • anticrittogamici  per il contrastano le malattie e le alterazioni indotte dai batteri, dalle muffe e dalle alghe.
  • nematocidi che combattono i vermi del terreno o nematodi.
  • acaricidi per contrastare la comparsa degli acari.
  • fitoregolatori  sono ormoni vegetali finalizzati a regolare la crescita delle colture.

I prodotti fitosanitari/pesticidi in commercio

Ognuna di tali categorie include, a sua volta, sostanze o principi attivi appartenenti a diverse classi chimiche, che agiscono con meccanismi diversi. I pesticidi non possono, quindi, essere considerati un gruppo omogeneo di sostanze.

I pesticidi sono largamente utilizzati nonostante lo sviluppo di tecniche di intervento e prevenzione alternative. L’applicazione di corrette pratiche di gestione agronomica – per esempio -, l’utilizzo di organismi competitori e l’applicazione di tecnologie innovative per minimizzarne gli impatti e ridurre i rischi associati alla loro esposizione.

Quali danni ambientali provocano i pesticidi?

I pesticidi sono oltre che tossici anche inquinanti. Provocano infatti inquinamento ambientale. Penetrando nel suolo contaminano infatti le falde acquifere e il suolo causando inquinamento del suolo e inquinamento idrico. In questo modo mettono a repentaglio le nostre risorse idriche soggette a diminuire drasticamente con il riscaldamento globale e un generale processo di desertificazione.

L'inquinamento del suolo riduce la qualità del raccolto e mette a repentaglio la biodiversità.

In molti casi questi pesticidi rappresentano anche dei rifiuti speciali pericolosi.

Pesticidi e danni alla salute

Vista la grande varietà di classi chimiche e di microorganismi utilizzati nei pesticidi, gli effetti sulla salute sono diversi a seconda del tipo di prodotto utilizzato. Per quanto riguarda i danni alla salute umana, alcuni provocano danni al fegato, altri al sistema nervoso centrale, altri limitano la fertilità, altri ancora sono cancerogeni.

I pesticidi ideali sono quelli cosiddetti selettivi (tossici solo per gli organismi bersaglio e non per altre specie). Essi, una volta svolta la loro azione, non rimangono a lungo nell’ambiente limitando così i danni relativi all’inquinamento e il conseguente accumulo negli organismi, incluso l’uomo.

In particolare, i soggetti più deboli sono i bambini. Secondo l’Istituto Superiore di Sanità (ISS) l’esposizione a livelli tossici di alcuni insetticidi può causare effetti sul sistema nervoso centrale. L’impiego di altri può determinare effetti sul fegato, altri ancora sulla fertilità.

La legislazione per la protezione della salute dai pesticidi

I prodotti fitosanitari non possono essere commercializzati o utilizzati prima dell’autorizzazione. Il regolamento (CE) N. 1107/2009 stabilisce le norme sull’autorizzazione, l’immissione sul mercato, l’impiego e il controllo dei prodotti fitosanitari all’interno della Comunità Europea (e sostituisce le legislazioni precedenti 79/117/CEE e 91/414/CEE).

L’autorità europea per la sicurezza alimentare (European Food Safety Autority, EFSA) in collaborazione con gli stati membri dell’UE valuta le sostanze attive. Gli stati membri verificano e autorizzano i singoli prodotti da mettere sul mercato a livello nazionale. In Italia l’organismo competente è il Ministero della Salute.

L’approvazione delle nuove sostanze attive da impiegare come pesticidi è preceduta da un processo di valutazione del rischio per determinare se possano produrre effetti dannosi sulla salute dell’uomo o degli animali e se non compromettano la qualità dell’ambiente.

In questo processo è anche valutata la presenza di residui negli alimenti trattati e sono elaborate proposte per stabilire i livelli massimi di residuo accettabili. Tutte le questioni relative ai limiti di legge dei residui di pesticidi nei cibi sono trattate nel regolamento (CE) 396/2005.

Sostanze attive presenti sul mercato prima della regolamentazione

Prima dell’introduzione della direttiva europea 91/414, precedente al regolamento 1107/2009, il livello di protezione variava a seconda del paese considerato. Nel 2008 solo 250 sostanze (circa il 26%) hanno superato i criteri per l’autorizzazione. Il 67% sono state eliminate a causa dell’assenza, dell’inadeguatezza o dell’incompletezza dei relativi dossier (dati e informazioni raccolti sulla loro tossicità). Le sostanze rimosse dal mercato perché valutate non sicure nel primo ciclo di valutazione sono state circa 70.

L’autorizzazione è limitata nel tempo in modo tale che, periodicamente, tutte le sostanze attive siano rivalutate, sia perché potrebbero essere disponibili nuovi dati, sia perché i criteri di autorizzazione sono sempre più protettivi per la salute umana e per l’ambiente.

Dal 16 marzo 2009 è disponibile sul sito della commissione europea il database delle sostanze attive; sul sito del Ministero della Salute sono presenti banche dati delle sostanze attive e dei prodotti fitosanitari autorizzati in Italia.

Livelli massimi di residui di pesticidi negli alimenti

Secondo il regolamento (CE) n.396/2005, i livelli massimi di residui (LMR) sono i tenori massimi di residui di pesticidi ammessi per legge all’interno o sulla superficie di alimenti o mangimi. Questo fatte salve le buone prassi agricole (GAP) e l’esposizione minima possibile dei consumatori per tutelare quelli vulnerabili.

Essi si calcolano dopo una valutazione esaustiva delle proprietà del principio attivo e della destinazione d’uso del pesticida. I medesimi limiti di legge, stabiliti come “limiti di tolleranza”, si applicano anche ai prodotti alimentari d’importazione per agevolare il commercio internazionale.

Prima che un LMR venga stabilito o modificato l’EFSA valuta il comportamento dei residui del pesticida e i possibili rischi per la salute dei consumatori connessi alla presenza di residui nei cibi. Se la valutazione del rischio non individua rischi inaccettabili per il consumatore, si stabiliscono gli LMR armonizzati a livello di UE (Banca dati LMR UE) e il prodotto fitosanitario può essere autorizzato.

Pesticidi e tumori: il veleno nel piatto

La pubblicazione “Il veleno nel piatto” della giornalista Marie-Monique Robin è un libro choc che ha messo a nudo una vera e propria epidemia di tipo ambientale. Esso segue un’inchiesta condotta per due anni negli USA, Asia ed Europa, Italia compresa.

Negli ultimi trent’anni il tasso di incidenza dei tumori è aumentato del 40 % in paesi come gli Stati Uniti, la Norvegia e la Svezia. Sempre in questo lasso di tempo la progressione delle leucemie e dei tumori cerebrali tra i bambini è stato del 2 % annuo.

La giornalista si appoggia a numerosi studi scientifici. Utilizza testimonianze dei ricercatori e dei rappresentanti delle agenzie di regolamentazione, e dimostra quale sarebbe la causa principale di questa vera e propria epidemia. La rintraccia nella presenza di decine di molecole chimiche che hanno invaso il nostro ambito quotidiano e l’alimentazione dalla fine della Seconda guerra mondiale.

L’autrice ripercorre l’intera catena produttiva del cibo. Dall’utilizzo dei pesticidi nei campi, fino all’impiego di additivi e plastiche per uso alimentare nei nostri piatti. Mette a nudo il sistema di valutazione e omologazione dei prodotti chimici, attraverso gli esempi emblematici dell’aspartame e del bisfenolo A. Non si ferma qui e descrive le pressioni e le manipolazioni messe in atto dall’industria chimica per mantenere sul mercato prodotti altamente tossici.

I pesticidi dunque sono dei cancerogeni, in certi casi molto potenti e in virtù della loro tossicità, mettono a repentaglio la salute di consumatori e produttori.

Pesticidi: malattia professionale

Gli agricoltori e gli allevatori che nel corso della loro professione utilizzano pesticidi e sviluppano una neoplasia o altre malattie correlate all’utilizzo dlle specifiche sostanze chimiche, hanno il diritto al riconoscimento di malattia professionale.

L’iter per il riconoscimento da parte dell’INAIL inizia con il certificato medico che certifica la presenza della malattia. Si prosegue con la dimostrazione dell’uso di pesticidi e specifiche sostanze negli ambienti lavorativi.

L’Avvocato Ezio Bonanni assiste coloro che hanno sviluppato la malattia attraverso un team di medici legale e di avvocati. Con l’ottenimento del riconoscimento di malattia professionale si ha infatti diritto (a seconda del danno biologico riconosciuto) all’indennizzo o alla rendita INAIL, ad altri benefici previsti dalla legge e al risarcimento integrale dei danni subiti.

Le strategie UE per ridurre inquinamento pesticidi del 50%

La Commissione Europea l’11 dicembre 2019, ha presentato il Green Deal Europeo, una strategia finalizzata a rendere sostenibile l’economia dell’UE. Questa strategia è ben accolta dall’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto e dal suo Presidente, Avv. Ezio Bonanni.

La “Farm to Fork” mira ad accelerare la transizione verso un sistema alimentare sostenibile adottando un approccio integrato al cibo, affrontando i risvolti ambientali, sociali, agricoli e di salute pubblica legati al cibo.

Altri provvedimenti riguardano invece la salvaguardia della "Biodiversità". L'agricoltura biologica diventa sinonimo di agricoltura che fa bene alla salute oltre che all'ambiente.

Azioni per la protezione della biodiversità

Molte delle disposizioni sono volte a proteggere la biodiversità dei sistemi del cibo e favorire il passaggio a un’agricoltura più sostenibile.

Gli obiettivi della strategia "Biodiversità" sono:

  • Garantire una produzione alimentare sostenibile
  • Migliorare la lavorazione, la vendita all’ingrosso e al dettaglio del cibo, oltre a incoraggiare il consumo di cibi migliori e l’adozione di diete più sane;
  • Assumere un ruolo guida nella transizione globale (sistemi biologici, riduzione dei pesticidi ecc.).

Uno dei principali obiettivi della strategia per la biodiversità è di ridurre, entro il 2030, del 50% l’impiego e il rischio dei pesticidi chimici e soprattutto di quelli più nocivi.

Casi di pesticidi fuori controllo: il caso Toscana

I Carabinieri Forestali di Pistoia hanno sequestrato 3 tonnellate di pesticidi illegali e 2,8 tonnellate sparse sui campi coltivati.

I prodotti sono finiti nel circuito della grande distribuzione in Toscana. Insetticidi, fungicidi e diserbanti e pesticidi venduti e utilizzati da diversi anni.

Questo, nonostante fosse stata revocata l’autorizzazione al commercio dal ministero della Salute, perché i pesticidi in questione rappresentano un serio pericolo sia per i consumatori sia per gli stessi agricoltori.

Pesticidi: il risultato dell’indagine in Toscana

I risultati dell’indagine condotta nei giorni scorsi: 56 persone denunciate, 53 notizie di reato con circa un milione di euro di sanzioni elevate, 24 sequestri penali di pesticidi fuori legge, contenenti sostanze pericolose per la salute umana e l’ambiente.

Questi risultati mettono in evidenza una situazione fuori controllo e fuori legge nella gestione dei pesticidi nel nostro Paese. Responsabile di questa diffusa illegalità è anche il Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari scaduto dal febbraio 2018.

Secondo Franco Ferroni, responsabile agricoltura del WWF Italia,  “l’indagine dei Carabinieri Forestali ha scoperto il vaso di Pandora dei pesticidi in Italia, evidenziando una crescente illegalità pericolosa per la salute umana e la tutela dell’ambiente. Temiamo che questi comportamenti siano diffusi in tutto il Paese. Per questo auspichiamo un approfondimento dell’indagine avviata in Toscana anche nelle altre Regioni”.

Questa diffusa illegalità è favorita anche dal mancato rinnovo del Piano di Azione Nazionale (PAN) per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, già superato dagli obiettivi delle Strategie UE “Farm to Fork” e “Biodiversità”,

L’emergenza dei pesticidi fuorilegge conferma l’urgenza della revisione del PAN pesticidi introducendo regole più severe sulla vendita e utilizzo delle sostanze chimiche di sintesi utilizzate in agricoltura”, sottolinea il WWF.

Glifosato, Malathion, Diazinon, Paration e Tetrachlorvinphos

Si tratta di pesticidi classificati dall’OMS come possibili cancerogeni per l’uomo: Glifosato, Malathion, Diazinon, Paration e Tetrachlorvinphos.

Quindi, l’International Agency for Research on Cancer ha contemplato glifosate, malathion e diazinon nell’elenco 2A, come probabili cancerogeni per l’uomo. Invece il parathion e tetrachlorvinphos, come possibili cancerogeni, per questo nel gruppo 2B.

Sono molteplici i casi di tumore riscontrati tra gli agricoltori legati all’uso di queste sostanze. L’ONA – Osservatorio Nazionale Amianto – e l’Osservatorio Vittime, assistono gli agricoltori che hanno subito danni alla salute per l’uso di queste sostanze.

Pesticidi e rischio del tumore del polmone

Sulla base delle ricerche effettuate dal Dott. Arturo Cianciosi, e degli altri sanitari ONA, è emerso che i pesticidi provocano anche il tumore del polmone. Tanto è vero che, l’INAIL ha inserito tale neoplasia proprio nella lista 2, gruppo 6, codice II.6.29, in relazione all’agente eziologico pesticidi.

Essendo multifattoriale, molti sono gli agenti eziologici, e tra questi anche i pesticidi almeno con limitata probabilità. Si raccomanda in ogni caso agli agricoltori di evitare l'esposizione dannosa ai pesticidi.

Pesticidi e conflitto di interessi

In molti casi persiste un pericoloso conflitto di interessi che si determina quando chi vende i prodotti fitosanitari è lo stesso soggetto che fornisce assistenza tecnica agli agricoltori.

E’ necessario che il nuovo PAN pesticidi stabilisca l’incompatibilità tra commercianti di pesticidi e assistenza tecnica alle aziende agricole”, incalza il Dott. Cianciosi.

Salviamo le api e gli apicoltori

Per questo diventa ancora più importante il successo dell’Iniziativa dei Cittadini Europei “Salviamo Api e Agricoltori” che chiede all’Unione Europea di rafforzare la Direttiva UE Pesticidi (2009/128/EC).

Le api domestiche e selvatiche sono alla base del 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta. Quindi, garantiscono più del 35% della produzione globale di cibo. Per questo motivo, la funzione delle api è ritenuta fondamentale per l’ambiente e per la salute dell’uomo (cit. Dott. Cianciosi).

La dichiarazione dell’avvocato Ezio Bonanni, presidente ONA

“L’uso dei pesticidi induce, in molte occasioni, al cancro. Questo prima di tutto negli stessi agricoltori che li utilizzano, molte volte, ignari del rischio. Poi ancora per via della contaminazione del terreno e quindi dei prodotti.

I contaminati chimici rimangono nel terreno avvelenando le erbe per i pascoli e i prodotti della terra. Quindi, di conseguenza, anche coloro che se ne nutrono.

Per questi motivi, deve essere applicato il principio di precauzione. A maggior ragione – afferma Bonanni – i prodotti chimici devono essere essere testati ben prima di essere utilizzati. Solo così si può evitare che ci sia un danno per la salute sia di chi li utilizza sia di chi si nutre dei prodotti della terra. Ecco perché lONA - Osservatorio Nazionale Amianto ha attivato il percorso tutela legale , con lo sportello on-line che conferisce consulenze legali.

Così con un parere scritto dell’ufficio legale ONA si possono ottenere tutte le indicazioni in caso di danni, sia per quanto riguarda il riconoscimento delle malattie professionali sia di risarcimento danni per l”uso dei pesticidi”.

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