In questa guida ci occupiamo di leucemia, un cacro del sangue, spesso connesso ad esposizione lavorativa a cancerogeni di varia natura. Scopriamo cos'è la leucemia e come si manifesta, quali sono i sintomi e gli esami per la diagnosi. Vediamo anche quali sono i migliori trattamenti e cure. Ci occupiamo infine dei diritti delle vittime di leucemia causata da esposizioni cancerogene.
L'Avvocato Ezio Bonanni e il suo studio difendono le vittime di esposizione a tutti i cancerogeni per l'ottenimento dei risarcimenti e delle previdenze e benefici previsti dalla legge.
La leucemia, nota anche come cancro del sangue, è una malattia che colpisce principalmente i globuli bianchi, le cellule responsabili di proteggerci dalle infezioni. Normalmente, queste cellule si moltiplicano secondo le esigenze di difesa del nostro corpo, ma nelle persone affette da questa malattia si verifica una proliferazione incontrollata che ostacola la crescita delle normali cellule del sangue.
Nel caso specifico della leucemia, il midollo osseo, un tessuto spugnoso all'interno delle ossa, avvia una proliferazione neoplastica di una cellula staminale emopoietica. Queste cellule sono alla base della produzione di tutte le cellule del sangue e la loro proliferazione anormale porta alla presenza di un elevato numero di globuli bianchi anormali, chiamati blasti o cellule leucemiche.
La proliferazione incontrollata di queste cellule bianche del sangue interferisce con lo sviluppo delle altre cellule prodotte dal midollo osseo, come i globuli rossi e le piastrine. Ciò provoca una serie di conseguenze per l'organismo, tra cui infezioni, stanchezza e emorragie.
Esistono diversi tipi di leucemia, che possono colpire sia i bambini che gli adulti. La classificazione delle leucemie si basa sul tipo di cellule coinvolte nel processo tumorale, sul grado di maturazione delle cellule leucemiche, sul decorso della malattia e sui sintomi clinici.
Le leucemie possono essere acute, caratterizzate da un decorso rapido e prognosi grave, che richiedono una terapia tempestiva e aggressiva, o croniche, con un decorso lento e progressivo che può essere controllato con la terapia farmacologica. Nelle leucemie croniche, i globuli bianchi maturano in modo quasi normale, ma si accumulano nel sangue, nel midollo osseo, nella milza e spesso nei linfonodi a causa della loro sopravvivenza prolungata. Tuttavia, in fase iniziale, le leucemie croniche possono non presentare sintomi evidenti, rendendo difficile la diagnosi.
Le leucemie possono essere distinte anche in base alle cellule coinvolte nella proliferazione. Le leucemie linfoidi o linfatiche colpiscono i linfociti o le cellule della linea linfoide, che fanno parte del sistema immunitario e si trovano nel sangue circolante e nel tessuto linfatico. Le leucemie mieloidi coinvolgono le componenti della linea mieloide, come gli eritrociti, le piastrine e i leucociti.
I quattro principali tipi di tumori del sangue sono la leucemia linfoblastica acuta (LLA), che è la forma più comune di leucemia acuta nei bambini, la leucemia mieloide acuta (LMA), che è molto comune negli adulti, la leucemia linfatica cronica (LLC), la forma più frequente di leucemia cronica negli adulti, e la leucemia mieloide cronica (LMC), che colpisce principalmente gli adulti.
La causa precisa della leucemia rimane ancora sconosciuta, tuttavia sono state identificate alcune condizioni e fattori di rischio che possono aumentare la probabilità di sviluppare questa malattia.
È importante notare che la maggior parte delle persone esposte a tali fattori di rischio non sviluppa la leucemia.
Quali sono dunque i fattori di rischio associati alla leucemia? Ecco le principali cause identificate:
Il benzene è un composto chimico volatile e infiammabile che si trova comunemente nel petrolio e viene utilizzato in diverse industrie. L'esposizione professionale al benzene è stata associata all'insorgenza della malattia.
In caso di diagnosi di leucemia, è importante considerare se la persona è stata esposta al benzene o ad altri prodotti contenenti benzoici. L'esposizione al benzene è classificata come un agente eziologico responsabile della leucemia e può comportare una presunzione legale di origine.
Di conseguenza, gli organismi preposti al riconoscimento e all'indennizzo delle malattie professionali, come l'INAIL, devono riconoscere e fornire indennizzi per i casi di leucemia correlati all'esposizione professionale al benzene, ad esempio nei lavoratori delle stazioni di servizio.
Un'altra causa di leucemia è l'esposizione a radiazioni ionizzanti derivanti dall'uso di proiettili contenenti uranio impoverito. Durante le missioni militari, i soldati possono essere stati impiegati in zone in cui sono stati utilizzati proiettili con uranio impoverito, un sottoprodotto dell'uranio utilizzato nella costruzione di munizioni per la sua elevata densità e potere penetrante.
Quando un proiettile all'uranio impoverito colpisce un bersaglio, si verificano temperature molto elevate che possono rilasciare nanoparticelle di metalli pesanti, oltre a radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. Inoltre, si possono verificare rischi aggiuntivi dovuti a un sistema immunitario indebolito a causa di un'errata procedura vaccinale.
L'uranio impoverito è stato utilizzato per la prima volta durante le guerre balcaniche, dove è stato associato alla cosiddetta Sindrome dei Balcani, una serie di malattie tra cui la leucemia. Ad esempio, nei militari impiegati in missioni nei Balcani, sono stati segnalati 236 casi di leucemia, di cui 97 fatali.
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La Commissione Parlamentare d'Inchiesta ha confermato, nella sua relazione finale, l'esistenza di un legame causale tra l'esposizione e la leucemia.
Le leucemie tra i membri delle Forze Armate sono riconosciute come malattie professionali in caso di servizio svolto in determinate circostanze, anche al di fuori dell'ambito delle missioni militari. Un esempio è il caso di Lorenzo Motta, affetto da linfoma di Hodgkin, una patologia che colpisce il sistema ematopoietico.
La relazione finale della Commissione Parlamentare d'Inchiesta della Camera dei Deputati ha evidenziato numerose patologie tumorali legate al sistema linfatico e ai tessuti molli, che sono stati influenzati anche da procedure di immunizzazione vaccinale.
Nello specifico, sono stati riportati 236 casi di leucemia tra i militari, di cui 97 fatali. Sono stati registrati anche 27 casi di patologie neoplastiche del sistema linfatico, di cui 3 fatali, e 846 casi di linfomi/linfoma, con 91 decessi. Inoltre, sono stati segnalati 22 casi di neoplasie del sangue, con 3 decessi, e 118 casi di patologie neoplastiche dei tessuti molli, con 21 decessi.
Recenti studi clinici hanno evidenziato un aumento dell'incidenza di mieloma e leucemia nelle popolazioni esposte all'amianto. Una ricerca condotta in collaborazione tra Italia e Germania ha esaminato sei aree della Germania e due in Sardegna (Nuoro e Cagliari), riscontrando una correlazione tra l'amianto e lo sviluppo di linfomi e leucemia. Nel midollo osseo di alcuni pazienti affetti da questa malattia sono state trovate fibre di amianto, note per il loro effetto immunodepressivo e la capacità di causare danni al DNA.
In particolare, è stato rilevato un rischio elevato di mieloma multiplo associato all'esposizione a più di 2,6 fibre di amianto all'anno.
In Italia, ogni anno vengono diagnosticati migliaia di casi di patologie amianto correlate. L'avvocato Ezio Bonanni, grazie alle segnalazioni ricevute all'ONA (Osservatorio Nazionale Amianto), ha raccolto tutti i dati e li ha esposti nel libro intitolato "Il libro bianco delle morti di amianto in Italia - Ed.2022" che denuncia la gravissima situazione italiana.
Le radiazioni ionizzanti includono diverse forme di radiazione, come le particelle cariche e le onde elettromagnetiche, che sono in grado di ionizzare direttamente o indirettamente. Le radiazioni neutre, come i raggi X, i raggi gamma e i neutroni, hanno la capacità di penetrare in profondità nei tessuti del corpo umano, causando modifiche e danni.
La minore capacità di assorbimento delle radiazioni da parte dell'acqua e dei tessuti molli rispetto alle ossa consente l'utilizzo dei raggi X in ambito diagnostico.
Va tenuto presente che le radiazioni ionizzanti ad energia sufficientemente elevata possono attivare gli atomi dei materiali che attraversano o persino causare la fissione dei nuclei, generando radioattività all'interno del materiale irradiato e quindi anche all'interno del corpo umano.
Le apparecchiature radiogene, come i tubi a raggi X e gli acceleratori di particelle, sono fonti di radiazioni alimentate elettricamente.
Oltre al benzene, anche le radiazioni ionizzanti sono classificate nella lista I dell'INAIL per la leucemia (gruppo 6, codice n. I.2.07). Pertanto, se una persona affetta da questa malattia è stata esposta a queste radiazioni per motivi professionali, ha diritto a un'indennità dall'INAIL. Per la lista I dell'INAIL vige la presunzione legale d'origine. Spetta quindi all'INAIL dimostrare la mancanza di un nesso causale.
La diagnosi della leucemia avviene attraverso una visita medica in cui vengono ricercati sintomi della malattia come pallore, linfonodi ingrossati e ingrossamento del fegato e della milza. Vengono eseguiti anche esami del sangue e del midollo osseo. L'emocromo può rilevare eventuali valori anomali dei globuli bianchi, dei globuli rossi e delle piastrine.
La diagnosi comporta il prelievo di un campione di midollo osseo dall'osso del bacino, in anestesia locale, mediante un ago sottile in una procedura ambulatoriale. Una volta effettuata la diagnosi, è possibile stabilire il trattamento adeguato per la leucemia.
La cura e il trattamento della leucemia dipendono dal tipo di leucemia (acuta o cronica, mieloide o linfoide), dall'età del paziente e dalle sue condizioni fisiche. Le principali forme di terapia e trattamento della leucemia includono:
La chemioterapia è il trattamento di prima scelta per la leucemia e di solito viene somministrata per via intratecale. Nei casi di leucemia mieloide acuta e cronica, i chemioterapici vengono utilizzati per distruggere le cellule del sangue e vengono somministrati in dosi tali da impedire al midollo osseo di riprendersi autonomamente. A differenza delle altre forme di trattamento, questo viene sempre seguito da un trapianto di midollo osseo al fine di sostituire il midollo malato con uno sano.
Le persone affette da leucemia a causa dell'esposizione professionale a sostanze come l'uranio impoverito, l'amianto e altri fattori di esposizione lavorativa hanno diritto al riconoscimento della malattia professionale e alla tutela previdenziale e risarcitoria.
Coloro che hanno prestato servizio in attività lavorative nel settore pubblico privatizzato e privato possono richiedere la tutela dell'INAIL. In base al grado di invalidità, è possibile ottenere un'indennità o una rendita dall'INAIL se supera il 15%.
I militari affetti da leucemia a seguito di missioni, comprese quelle di pace all'estero, possono ottenere il riconoscimento di causa di servizio e lo status di vittima del dovere. Ciò consente loro di ottenere un equo indennizzo e una pensione privilegiata.