In questa guida parliamo di berillio, un metallo che provoca gravi danni alla salute in seguito a inalazione e contatto. Vediamo innanzitutto cos'è il berillio, dove si trova e come e dove viene usato. Vediamo quali malattie provoca e quali sono i lavoratori a rischio. Vediamo anche quali sono le malattie professionali correlate all'esposizione al berillio e come difendere e prevenire i danni alla salute.
Il berillio è un metallo raro, leggero e resistente, molto apprezzato per alcune caratteristiche tecniche come la durezza, la stabilità a temperature elevate e la capacità di condurre calore ed elettricità. Nonostante le sue proprietà, il berillio rappresenta un serio pericolo per la salute umana se inalato o se viene a contatto diretto con la pelle.
Il berillio non si trova comunemente in natura sotto forma pura, ma è presente in alcuni minerali come il berillo e la bertrandite. Viene estratto e utilizzato in numerose lavorazioni industriali ad alta tecnologia.
Il berillio è impiegato soprattutto nei settori dove è richiesta estrema precisione, leggerezza o resistenza. Lo si trova, ad esempio:
Durante la lavorazione di questi materiali possono essere rilasciate polveri o fumi pericolosi, in particolare quando il berillio viene tagliato, levigato, fuso o saldato.
Il pericolo principale del berillio è l’inalazione delle sue polveri sottili. Quando queste particelle raggiungono i polmoni, possono provocare infiammazioni persistenti o malattie gravi. Anche il contatto diretto con la pelle può causare problemi, soprattutto nelle persone già sensibilizzate.
Le malattie più comuni legate all’esposizione professionale al berillio includono:
Inoltre, il berillio è classificato come cancerogeno di classe 1 dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), il che significa che può provocare tumori nell’essere umano in caso di esposizione prolungata.
I rischi legati al berillio interessano soprattutto chi lavora:
In molti casi, la sostanza non è visibile a occhio nudo. Questo rende ancora più importante la consapevolezza e la prevenzione.
Per ridurre il rischio di esposizione al berillio, è essenziale che le aziende adottino precise misure di prevenzione, tra cui:
Una corretta gestione dei rifiuti contenenti berillio e la pulizia approfondita degli ambienti sono altrettanto importanti per evitare contaminazioni secondarie.
L’INAIL, l’ente italiano che si occupa della tutela contro gli infortuni e le malattie da lavoro, riconosce diverse patologie come malattie professionali legate all’esposizione al berillio.
Nella tabella I.1.03 sono incluse:
Queste malattie sono “tabellate” e inserite nella lista I, quindi il lavoratore non ha bisogno di dimostrare il nesso causale se non la presenza dell'agente nocivo sul lavoro e la malattia.
Se un lavoratore sospetta che la propria malattia sia causata dall’esposizione al berillio, deve:
Fase lavorativa | Mansione esposta | Agente pericoloso | Modalità di esposizione | Misure di prevenzione in atto | Livello di rischio residuo | Interventi da adottare |
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Taglio/levigatura leghe rame-berillio | Addetto officina meccanica | Polveri di berillio | Inalazione | Aspirazione localizzata, maschera P3, tuta monouso, formazione specifica | Medio | Monitoraggio ambientale continuo, sorveglianza sanitaria |
Assemblaggio componenti elettronici | Operatore elettronico | Contatto con superfici | Contatto cutaneo | Guanti, igiene post-lavoro, informazione sui rischi | Basso | Sostituzione materiali, segnaletica di sicurezza |
Pulizia macchine lavorazione berillio | Addetto alla manutenzione | Residuati di polveri | Inalazione e contatto pelle | DPI completi, aspirapolvere con filtro HEPA, tuta integrale | Alto | Riduzione frequenza esposizione, automatizzazione processi |