Secondo gli studiosi non si può parlare di cancro in maniera univoca, perché esistono diversi tipi di tumore e le cause dei tumori possono essere molteplici.
In questa guida proviamo a fare chiarezza sul tumore cos'è, cosa significa cancro, quali sono i principali fattori di rischio e lo stato dei lavori e della ricerca su questa patologie che è tra le più alte cause di morte prematura nei paesi industrializzati.
Sebbene sia molto difficile, come detto più su, fornire una definizione univoca di cosa è il cancro, ci sono alcune caratteristiche che accomunano tutti i tumori e che ci aiutano a definirlo. In tutti i casi, la definizione di cancro o tumore maligno o neoplasia fa riferimento a una cellula dell’organismo che “impazzisce” perdendo alcune sue proprietà e cominciando a moltiplicarsi al di fuori di ogni regola.
Cancro cos'è? Il termine cancro viene dal latino căncru(m), "granchio", perché le ramificazioni del tumore ricordano le zampe di un granchio.
Il cancro può avere numerosi fattori di rischio modificabili (come stili di vita e alimentazione) e non modificabili (come il patrimonio genetico, il sesso e l'età). Alcuni fattori di tipo ambientale inizializzano il processo di cancerogenesi. Tra questi uno dei più insidiosi è l'amianto, il cui ruolo nell'insorgere delle neoplasie avremo modo di approfondire nel corso di questa guida.
Le nostre cellule nel corso della vita accumulano spontaneamente mutazioni sporadiche nei geni. Si tratta di errori casuali durante la replicazione del DNA. La maggior parte di esse non danno problemi, altre invece possono dare vita a un tumore. In questo caso si parla di mutazioni acquisite.
In altri casi invece le mutazioni all'origine di un tumore possono essere già presenti al momento della nascita, ereditate. Chi possiede dalla nascita tali mutazioni non svilupperà un cancro, ma sarà più predisposto geneticamente a farlo.
Nelle famiglie in cui si ritrovano queste anomalie, infatti, i tumori sono più frequenti e tendono a manifestarsi in età più giovanile. Per questo motivo se in famiglia ci sono stati diversi casi di tumore è opportuno sottoporsi a pratiche di screening e prevenzione particolarmente accurate.
La caratteristica che accomuna i tumori maligni e quelli benigni è la proliferazione delle cellule ma, mentre le cellule di un tumore maligno invadono i tessuti vicini, quelle del tumore benigno rimangono circoscritte nell’organo in cui si sono sviluppate. I tumori benigni quindi non si estendono ad altre parti del corpo, ovvero non invadono altri tessuti e raramente hanno esito infausto.
Quindi, il tumore maligno si propaga verso altri organi vitali e ne compromette la funzionalità. Questo processo prende il nome di metastatizzazione. Quando si arriva alla metastasi, che è la fase più avanzata del processo tumorale, spesso sopraggiunge la morte perché risulta un tumore diffuso in tutto il corpo.
Perché insorge il cancro? Come già detto, secondo i ricercatori, tra le cause del cancro ci sono alcuni tratti del DNA che amplificano la probabilità di contrarre diversi tipi di cancro e quindi esiste una predisposizione genetica legata in particolare ai geni in grado di impedire che il meccanismo tumorale si inneschi.
Come già accennato nell'introduzione a questa guida tutti i tumori hanno origine da una cellula. Se nei tessuti normali le cellule si riproducono dividendosi in un modo molto preciso da governato da messaggi chimici e da geni del DNA, in caso di tumore la cellula continua a riprodursi senza freni. Per far sì che questo accada occorre che non un solo meccanismo sia difettoso, ma più di uno.
L'infiammazione gioca un ruolo fondamentale nell'avvio del processo di carcinogenesi. Essa è legata tanto agli stili di vita malsani quanto all'esposizione a cancerogeni. Nell'insorgere delle malattie amianto correlate sono proprio le fibre di amianto, per esempio, a determinare una situazione di grave infiammazione che è il terreno fertile per la carcinogenesi e i danni al DNA cellulare.
La carcinogenesi è il processo che trasforma cellule normali in cellule cancerose e si articola in 3 fasi.
La stadiazione è un sistema attraverso il quale il personale medico definisce lo stadio di un tumore. Essa è fondamentale nella diagnosi, per determinare la terapia e cure più adatte e per una prognosi.
Esistono diversi sistemi con cui i medici descrivono lo stadio di un tumore, ma in tutti i casi prendono in considerazione le seguenti variabili:
Il sistema più comunemente utilizzato (ma non il solo) per trasformare questi dati in una sigla condivisa e comprensibile è il sistema "TNM" (Tumour, Node, Metastasis). A ciascuna delle lettere che compongono l'acronimo viene associato un numero. Con la lettera T ci si riferisce alla dimensione del tumore primario: la scala va da 1, che identifica i tumori più piccoli, a 4 per quelli più grandi.
La lettera N, che indica se il cancro si è esteso ai linfonodi, può essere seguita da un numero che va da 0 (nessun linfonodo coinvolto) a 3 (molti linfonodi coinvolti). La M, che sta per metastasi, può avere valore 0 (se il tumore è rimasto circoscritto alla sua sede primaria) o 1 (quando il tumore si è diffuso ad altre parti del corpo).
Come diagnosticare un tumore? Tra gli esami per una diagnosi corretta del tumore maligno ci sono l'anamnesi a cui segue la diagnostica per immagini (ecografia, raggi X, TC, risonanza magnetica o Pet). L'analisi cito istologica della massa tumorale è quella che fornisce le indicazioni più precise non solo sulla stadiazione, ma anche sul grado del tumore.
Il grado descrive infatti quanto le caratteristiche anomale delle cellule tumorali siano spiccate. Quanto più il grado è alto tanto più le cellule tumorali sono diverse da quelle sane e sono destinate a crescere e diffondersi velocemente nell'organismo.
Quali sono i fattori di rischio per il cancro? I fattori ambientali e modificabili sono la causa dell’80% dei tumori. Tra questi ci sono l'abitudine al fumo, il consumo di alcol, eccessivo uso di farmaci, droghe, vita sedentaria, cattiva alimentazione e altro.
Tra i fattori ambientali ricadono anche le esposizioni prolungate ad agenti cancerogeni negli ambienti di vita e di lavoro. E poi ci sono i fattori non modificabili che includono predisposizione genetica, età e sesso. Qui di seguito vediamo tutti i fattori di rischio tumori.
L'invecchiamento è il più importante fattore di rischio per il cancro. Proprio con l'aumento dell'età media nei paesi industrializzati abbiamo assistito a un'esplosione delle diagnosi di cancro. Ci sono tipologie di cancro però che possono comparire a qualunque età, anche in tenera età.
Come già spiegato, tra le cause del tumore, ereditare determinati geni mutati dai propri genitori morti di tumore o che si sono ammalati, significa avere una maggiore predisposizione a contrarre il cancro. Perché il cancro si sviluppi però è necessario che a questa predisposizione si aggiungano altri errori.
È possibile infatti ereditare un gene mutato che rende la cellula più suscettibile alla malattia. Ma perché il tumore possa cominciare a svilupparsi e crescere è necessario che si sommino altri errori. A seconda dei casi di tumore presenti in famiglia il medico può valutare di verificare la presenza di certi marcatori genetici sulla base dei quali scegliere l'età in cui iniziare lo screening. In questi casi uno stile di vita sano e i controlli periodici diventano ancora più importanti.
In questa macrocategoria che è lo stile di vita, ricadono tutte le abitudini quotidiane che aumentano il rischio di insorgenza del cancro. Tra questi ci sono l'abitudine al fumo di sigaretta. Ad esso secondo l'Istituto Superiore di Sanità si possono attribuire un terzo delle morti per cancro e il 15% circa di tutti i decessi che avvengono per qualunque altra causa nel nostro Paese. È determinante non solo quante sigarette si fumano, ma soprattutto per quanto tempo si protrae l'abitudine. I centri antifumo, sovvenzionati dal Sistema Sanitario Nazionale, sono un valido aiuto ai tabagisti.
L'esposizione al sole nelle ore più calde della giornata e le scottature, specialmente nei bambini, aumentano il rischio di contrarre tumori della pelle.
Il consumo eccessivo e moderato di alcol è un altro fattore di rischio per il cancro.
Una dieta ricca di proteine, grassi animali e sale e povera di fibre, verdura e frutta, espone al rischio di ammalarsi di cancro. Anche sovrappeso e obesità giocano un ruolo importante.
Secondo uno studio pubblicato sull'European Journal of Cancer se in Europa scomparissero obesità e sovrappeso, la frequenza di nuovi casi di cancro al colon scenderebbe del 20 per cento circa.
Per concludere, un'attività fisica moderata, come andare in bicicletta o camminare a passo svelto, per almeno mezz'ora tutti i giorni, riduce il rischio di ammalarsi di tumore.
Alcuni virus e batteri (come l'epatite B, C, l'Helycobacter, il papilloma virus e altri tipi di herpes) creano il terreno fertile per la crescita dei tumori. Per questo motivo è importante lo screening e dove possibile la vaccinazione.
L'inquinamento atmosferico, come gli stili di vita, è un fattore di rischio modificabile per il rischio. Tuttavia mentre possiamo modificare autonomamente le nostre abitudini quotidiane a rischio, non possiamo agire altrettanto drasticamente ed individualmente sui fattori ambientali, come l'inquinamento. Uno studio pubblicato nel 2014 da The Lancet dimostra che respirare per molti anni aria inquinata, anche se nei limiti consentiti, aumenta la mortalità, compresa quella per cancro.
Tra le sostanze inquinanti vi sono le polveri sottili, i prodotti della combustione, come le diossine ed il benzene, l'amianto, i gas come l’ozono e alcuni metalli pesanti ed elementi chimici come l’uranio e le varie sostanze chimiche a cui possono essere sottoposti i lavoratori in certi processi industriali o in agricoltura. Essi causano danni enormi alla salute, oltre che gravi neoplasie.
Agli agenti chimici si aggiungono quelli fisici come le radiazioni ionizzanti. Ad esse siamo tutti esposti a causa dei raggi solari. L'esposizione a dosi elevate aumenta però il rischio di insorgenza di neoplasie. Il radon, elemento presente in natura, inquina ambienti sotterranei come le cantine.
Lo studio legale dell'Avv. Ezio Bonanni difende le vittime dell'esposizione all'inquinamento e ai cancerogeni allo scopo di evitare ulteriori esposizioni dannose e ottenere il risarcimento dei danni subiti, danni patrimoniali e non patrimoniali.
Un discorso a parte merita l'amianto, anche detto asbesto, che è responsabile di gravi infiammazioni e neoplasie. Tra queste la più aggressiva è il mesotelioma che ha come unica causa di insorgenza l'esposizione alle fibre killer. Esistono diversi tipi di mesotelioma (peritoneale, pericardico, della tunica vaginale del testicolo), anche se il più frequente è il mesotelioma della pleura.
L'amianto, nonostante la messa al bando del 1992, è ancora presente in numerosissimi edifici pubblici e privati del nostro Paese, come testimonia l'Avv. Bonanni in "Il libro bianco delle morti di amianto in Italia - Ed.2022". Le esposizioni dunque vanno avanti e così le malattie asbesto correlate.
L'Avv. Ezio Bonanni è pioniere della lotta all'amianto in Italia. Attraverso l'operato di ONA - Osservatorio Nazionale Amianto si occupa di prevenzione primaria (per la bonifica dei siti contaminati e la mappatura attraverso l'app Amianto), di prevenzione secondaria (promozione dello screening e della sorveglianza sanitaria agli esposti) e di prevenzione terziaria per la difesa legale delle vittime dell'asbesto.
Rivolgendovi allo studio legale dell'Avv. Ezio Bonanni avrete un primo parere sulla tutela legale. Gli esposti ad amianto che abbiano contratto malattie correlate hanno infatti diritto al risarcimento dei danni amianto e a tutte le prestazioni previdenziali previste dalla legge (accesso al Fondo Vittime Amianto, ai benefici contributivi, al pensionamento amianto, rendita o indennizzo INAIL o causa di servizio).
Il tumore più diffuso è il tumore al seno, seguito da quello del colon retto, della prostata, del polmone e dello stomaco. Sono circa 43 milioni le persone vive a cinque anni dalla diagnosi. Gli uomini sono più colpiti rispetto alle donne.
In Italia ogni giorno ci sono circa 1000 nuovi casi di cancro secondo le cifre riportate dall’Associazione italiana registro tumori (AIRTUM). Si stima, infatti, che nel nostro Paese vi siano nel corso dell’anno circa 373.300 nuove diagnosi di tumore, di cui il 52% fra gli uomini e il 48% fra le donne.
I dati relativi al 2021 derivanti dalla collaborazione tra AIOM (Associazione italiana di oncologia medica), AIRTUM (Associazione italiana registri tumori), Fondazione AIOM e PASSI (Progressi nelle aziende sanitarie per la salute in Italia), sottolineano che, tenendo conto dell’invecchiamento della popolazione, l’incidenza dei tumori nel periodo 2008-2016 sia in aumento tra le donne (+1,3% per anno dal 2008) e stabile tra gli uomini.
Migliorano le percentuali di sopravvivenza: il 65% delle donne e il 59,4% degli uomini è vivo a cinque anni dalla diagnosi.
Considerando l'intera popolazione, escludendo i carcinomi della cute non melanomi, i tumori in assoluto più frequenti sono quelli della mammella (14,6%) e del colon retto (11,6%), seguiti da quello del polmone (10,9%) e da quello della prostata (9,6% solo nel sesso maschile).
Esclusi i carcinomi della cute, i cinque tumori più frequentemente diagnosticati fra gli uomini sono il tumore della prostata (18,5%), il tumore del polmone (14,1%), il tumore del colon-retto (12%), il tumore della vescica (10,5%) e quello del rene e vie urinarie (4,6%). Tra le donne, il tumore della mammella (30,3%), il tumore del colon-retto (11,2%), il tumore del polmone (7,3%), il tumore della tiroide (5,4%) e quello del corpo dell'utero (4,6%).
Ci sono ancora differenze nella frequenza dei tumori nel nostro Paese, con percentuali inferiori nel meridione che tuttavia stanno gradualmente salendo, avvicinandosi a quelli del centro-nord.
I decessi dovuti a tumori maligni sono stati, secondo l'ISTAT, quasi 179.091 nell'anno 2017 (99.591 fra gli uomini e 79.500 fra le donne).
La mortalità per tumore è in diminuzione in entrambi i sessi, ma l'invecchiamento della popolazione, che è associato al rischio oncologico, fa sì che le morti siano comunque molte in valore assoluto. Per questo la riduzione che si osserva soprattutto in percentuale è difficile da percepire.
Anche i bambini e i ragazzi tra 0 e 19 anni che muoiono di tumore sono sempre meno: i decessi sono circa un terzo di quelli registrati nei primi anni Settanta.
Esiste una cura per il cancro? Secondo i dati raccolti dall’ANSA:
“Il risultato è pubblicato sulla rivista Nature Methods e potrà aiutare a capire come i tumori sfuggono ai controlli del sistema immunitario e come diventano resistenti alle terapie, in modo da sviluppare cure sempre più efficaci e su misura. Gli organoidi stanno già rivoluzionando la ricerca sul cancro permettendoci di sperimentare nuovi farmaci e capire se sono efficaci. Ora l’applicazione di questa nuova tecnica ci aiuta a capire perché un trattamento funziona o no, rivelando con un dettaglio senza precedenti come le cellule parlano fra loro.
Ascoltarle tutte insieme non serve a molto: per questo i ricercatori hanno separato le singole cellule che formano l’organoide e le hanno mescolate a specifici anticorpi che permettono di catturare le molecole più importanti. Gli anticorpi, a loro volta, erano stati precedentemente legati ad atomi di metalli pesanti, per poterli separare applicando un campo magnetico una volta che il mix di cellule e anticorpi viene nebulizzato. Una sorta di spettrometria di massa, però in versione rivisitata”.
Come la ricerca scientifica possa sconfiggere il tumore è uno degli argomenti approfonditi durante la conferenza di presentazione della pubblicazione dell'Avv. Bonanni.
L'Avv. Ezio Bonanni fornisce assistenza e tutela legale a tutte le vittime di cancro causato da fattori ambientali, quali inquinamento ed esposizione ad agenti non solo chimici ma anche fisici.
Attraverso l'ONA offre assistenza medica e psicologica alle vittime e ai loro familiari. Con il Dipartimento Responsabilità Medica si occupa anche della tutela legale delle vittime di malasanità ed errore medico, tra cui la diagnosi errata.
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