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In questa guida parliamo di berillio, un metallo che provoca gravi danni alla salute in seguito a inalazione e contatto. Vediamo innanzitutto cos'è il berillio, dove si trova e come e dove viene usato. Vediamo quali malattie provoca e quali sono i lavoratori a rischio. Vediamo anche quali sono le malattie professionali correlate all'esposizione al berillio e come difendere e prevenire i danni alla salute.

Il berillio: un metallo invisibile ma pericoloso

Il berillio è un metallo raro, leggero e resistente, molto apprezzato per alcune caratteristiche tecniche come la durezza, la stabilità a temperature elevate e la capacità di condurre calore ed elettricità. Nonostante le sue proprietà, il berillio rappresenta un serio pericolo per la salute umana se inalato o se viene a contatto diretto con la pelle.

Il berillio non si trova comunemente in natura sotto forma pura, ma è presente in alcuni minerali come il berillo e la bertrandite. Viene estratto e utilizzato in numerose lavorazioni industriali ad alta tecnologia.

In quali settori si usa il berillio?

Il berillio è impiegato soprattutto nei settori dove è richiesta estrema precisione, leggerezza o resistenza. Lo si trova, ad esempio:

  • nell’industria aerospaziale e della difesa (componenti per missili, satelliti, aerei),
  • nella produzione di strumenti elettronici e di precisione (sensori, microchip, fibre ottiche),
  • nei reattori nucleari (come elemento moderatore),
  • in applicazioni mediche e scientifiche (come finestre per raggi X),
  • in leghe metalliche ad alta resistenza, in particolare rame-berillio, usate per utensili o molle.

Durante la lavorazione di questi materiali possono essere rilasciate polveri o fumi pericolosi, in particolare quando il berillio viene tagliato, levigato, fuso o saldato.

I rischi per la salute dell'esposizione al berillio

Il pericolo principale del berillio è l’inalazione delle sue polveri sottili. Quando queste particelle raggiungono i polmoni, possono provocare infiammazioni persistenti o malattie gravi. Anche il contatto diretto con la pelle può causare problemi, soprattutto nelle persone già sensibilizzate.

Le malattie più comuni legate all’esposizione professionale al berillio includono:

  • tracheobronchite cronica: infiammazione delle vie respiratorie con tosse continua, difficoltà respiratorie e affaticamento.
  • Berilliosi (granulomatosi polmonare): una malattia cronica simile alla sarcoidosi, che può comparire anche molti anni dopo l’esposizione. Provoca una riduzione progressiva della funzionalità respiratoria.
  • Dermatite allergica da contatto: reazione cutanea con rossore, prurito, vescicole.
  • Granulomi cutanei: piccole masse sotto la pelle causate da una reazione infiammatoria cronica.
  • Ulcere cutanee: lesioni profonde e dolorose, che guariscono lentamente.

Inoltre, il berillio è classificato come cancerogeno di classe 1 dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), il che significa che può provocare tumori nell’essere umano in caso di esposizione prolungata.

Quali lavoratori sono più esposti?

I rischi legati al berillio interessano soprattutto chi lavora:

  • in aziende aerospaziali e militari,
  • nella produzione e nella lavorazione di leghe speciali,
  • in impianti di energia nucleare,
  • in laboratori di ricerca e analisi,
  • nella fabbricazione di dispositivi elettronici avanzati,
  • nella manutenzione di macchinari che contengono componenti in berillio.

In molti casi, la sostanza non è visibile a occhio nudo. Questo rende ancora più importante la consapevolezza e la prevenzione.

Come proteggersi: prevenzione sul lavoro

Per ridurre il rischio di esposizione al berillio, è essenziale che le aziende adottino precise misure di prevenzione, tra cui:

  • separare le aree di lavoro dove si manipola il berillio;
  • utilizzare cappe aspiranti e sistemi di ventilazione efficaci;
  • fornire dispositivi di protezione individuale (DPI) adeguati: maschere con filtri specifici, guanti, camici usa e getta;
  • formare il personale sui rischi e sulle modalità sicure di lavorazione;
  • effettuare regolarmente la sorveglianza sanitaria con esami mirati.

Una corretta gestione dei rifiuti contenenti berillio e la pulizia approfondita degli ambienti sono altrettanto importanti per evitare contaminazioni secondarie.

Malattie professionali riconosciute dall’INAIL

L’INAIL, l’ente italiano che si occupa della tutela contro gli infortuni e le malattie da lavoro, riconosce diverse patologie come malattie professionali legate all’esposizione al berillio.

Nella tabella I.1.03 sono incluse:

  • Tracheobronchite cronica (codice ICD-10: J40)
  • Granulomatosi polmonare da berillio (ICD-10: J63.2)
  • Dermatite allergica da contatto (ICD-10: L23)
  • Granulomi cutanei (ICD-10: L92.3)
  • Ulcere cutanee (ICD-10: L98.4)

Queste malattie sono “tabellate” e inserite nella lista I, quindi il lavoratore non ha bisogno di dimostrare il nesso causale se non la presenza dell'agente nocivo sul lavoro e la malattia.

Cosa fare in caso di malattia?

Se un lavoratore sospetta che la propria malattia sia causata dall’esposizione al berillio, deve:

  1. rivolgersi al medico curante o al medico competente aziendale, che invierà un certificato di malattia professionale all’INAIL.
  2. Presentare una denuncia all’INAIL (anche tramite patronato), allegando documenti sanitari e lavorativi.
  3. Attendere la valutazione dell’INAIL, che potrà convocare il lavoratore per accertamenti clinici.
  4. In caso di riconoscimento, si avrà diritto a prestazioni economiche e sanitarie, tra cui indennità, rendita per inabilità permanente, cure gratuite, reinserimento lavorativo.

Modello semplificato di valutazione del rischio per esposizione a berillio

Fase lavorativaMansione espostaAgente pericolosoModalità di esposizioneMisure di prevenzione in attoLivello di rischio residuoInterventi da adottare
Taglio/levigatura leghe rame-berillioAddetto officina meccanicaPolveri di berillioInalazioneAspirazione localizzata, maschera P3, tuta monouso, formazione specificaMedioMonitoraggio ambientale continuo, sorveglianza sanitaria
Assemblaggio componenti elettroniciOperatore elettronicoContatto con superficiContatto cutaneoGuanti, igiene post-lavoro, informazione sui rischiBassoSostituzione materiali, segnaletica di sicurezza
Pulizia macchine lavorazione berillioAddetto alla manutenzioneResiduati di polveriInalazione e contatto pelleDPI completi, aspirapolvere con filtro HEPA, tuta integraleAltoRiduzione frequenza esposizione, automatizzazione processi

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