Le fibre di amianto, con le radiazioni ionizzanti, sono all'orgine del mesotelioma, che è neoplasia delle sierose. Rispettivamente della pleura (mesotelioma pleurico), del peritoneo (mesotelioma peritoneale), del pericardio (mesotelioma pericardico), e del testicolo.
Questa neoplasia è altamente invalidante e purtroppo con limitate aspettative di vita. Lo studio legale dell'Avv. Ezio Bonanni ha svolto un ruolo decisivo per la prevenzione di queste neoplasie e per la tutela delle vittime e dei loro familiari. Infatti, oltre ad essere Presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto, si occupa della tutela legale delle vittime amianto, dal gennaio 2000.
Oltre ai servizi dell'Osservatorio Nazionale Amianto e del Dipartimento cura del mesotelioma e tutela delle vittime, è operativo il servizio di consulenza legale con il quale si può chiedere un parere legale.
Se sei stato esposto ad amianto, e hai il sospetto di essere a rischio, puoi rivolgerti all'Avv. Ezio Bonanni, compilando il form di seguito, oppure chiamando il numero verde. Riceverai la migliore assistenza, in collaborazione con l'Osservatorio Nazionale Amianto.
Questa neoplasia, che attacca le sierose, che rivestono il polmone, il pericardio, il peritoneo e il testicolo, ha origine dalla infiammazione delle fibre di amianto. Questo meccanismo, con le mutazioni del DNA, è all'origine della iniziazione del processo neoplastico, che segue varie fasi.
Infatti, anche il mesotelioma risponde alla legge scientifica della teoria multistadio della cancerogenesi, e della dose dipendenza. Tuttavia, deve essere precisato che nessuna esposizione ad amianto può essere ritenuta innocua nelle fasi della malattia. Infatti, dopo una prima fase (induzione), vi sono quelle successive. La promozione e progressione segnano l'inizio della latenza preclinica, fino alla malattia e alla sua diagnosi, purtroppo infausta.
Infatti la sopravvivenza a 5 anni è circoscritta in un range dal 7% al 12%: questo solo grazie al progredire della scienza medica. Grazie all'impegno dell'Osservatorio Nazionale Amianto sono stati ottenuti significativi risultati nella tutela delle vittime. Questo in chiave preventiva, sia come prevenzione primaria che come prevenzione secondaria. Quest'ultima consiste nella diagnosi precoce e nelle migliori cure e terapie.
Con il termine 'amianto' si indicano tutta una serie di minerali che hanno la capacità fibrosa e cancerogena. Anche dosi piccole possono essere letali, e non ci sono fibre che possono ritenersi innocue, come confermato nell'ultima monografia IARC.
L'infiammazione, che le continue esposizione alle fibre di asbesto alimentano, è alla base dell'insorgenza del mesotelioma. Il proseguire delle eposizioni impedisce la clearance polmonare e tiene impegnato il sistema immunitario. I noduli infiammatori si moltiplicano e si aggravano e con essi si sviluppa il cancro di amianto.
Se vuoi avere una guida completa sull'amianto, e sulle sue conseguenze per l'ambiente e per la salute, consulta "Il libro bianco delle morti di amianto in Italia - Ed.2022".
In questa guida, troverai ogni informazione utile, sia sulla prevenzione primaria, e sulle cure, e le tutele giuridiche. L'ONA, associazione di cui l'Avv. Ezio Bonanni è presidente, collabora anche con centri specializzati per la diagnosi, terapia e cura delle malattie da asbesto, in particolare del mesotelioma polmonare.
In ogni caso, puoi sempre rivolgerti allo studio legale per chiedere tutte le informazioni necessarie.
Sulla base delle diverse neoplasie, sussistono diversi approcci, per i quali quindi occorre, necessariamente, rivolgersi ad una struttura sanitaria.
Infatti, la consultazione di questa pagina, non può sostituire certamente l'apporto di un medico, e in particolare del pool di specialisti. Come spiegato dal Prof. Marcello Migliore nel corso della trasmissione di ONA TV 'Mesotelioma, amianto e malattie del lavoro', è fondamentale l'approccio multidisciplinare.
Sulla base dell'organo colpito, dal tipo di sierosa, i mesoteliomi si distinguono in:
È molto importante identificare in modo esatto il tipo istologico del mesotelioma. Infatti, in questo modo, si può decidere l'approccio terapeutico. Certo, molto dipendende anche dallo stadio della malattia.
La sopravvivenza al mesotelioma raramente supera i 5 anni dalla data della diagnosi (abbiamo quindi una bassa sopravvivenza al tumore alla pleura). Si fa riferimento di solito al tumore della pleura perchè è quello che racchiude il 93% dei casi. Per quanto riguarda gli altri, quello peritoneale è pari al 5% del totale, quello pericardico e quello testicolare circa l'1%.
L'Avv. Ezio Bonanni, che è uno dei massimi esperti nella tutela giuridica delle vittime dell'amianto, e di malattie professionali, è autore di diverse pubblicazioni. In particolare: "Come curare e sconfiggere il mesotelioma ed ottenere le tutele previdenziali e il risarcimento danni".
La metastasi è il fenomeno con cui le cellule tumorali si spostano dalla zona in cui si sono formate a un’altra parte del corpo, formando un nuovo tumore secondario in altri organi o tessuti. Di solito i tumori metastatici, ovvero le neoplasie che presentano metastasi alla pleura, mantengono alcune caratteristiche del tumore primario e, nella maggior parte dei casi, sono tipiche delle fasi più avanzate della progressione del tumore. Il 90% delle morti per cancro è dovuta alle metastasi.
La natura del mesotelioma maligno pleurico, che occupa una superficie ampia, aumenta la possibilità che le cellule si separino dando origine a metastasi alla pleura. Attraverso queste il tumore pleurico invade gli organi a stretto contatto con il mesotelio.
Ai fini della prognosi e del migliore approccio terapeutico, deve essere valutata la stadiazione, che si basa sulle immagini della tomografia computerizzata e sui dati della toracoscopia.
Il sistema di stadiazione utilizzato per il mesotelioma pleurico è quello del Gruppo di Lavoro Internazionale per il Mesotelioma, il quale utilizza il sistema TNM (T = tumore, N = linfonodi, M = metastasi).
Il mesotelioma è sempre maligno. I cosiddetti mesoteliomi benigni sono quelli che hanno un "comportamento benigno", come il mesotelioma cistico del peritoneo e il mesotelioma fibroso benigno.
I mesoteliomi benigni sono diagnosticati con l'attenta osservazione con microscopio elettronico del materiale istologico acquisito con biopsia e con l'ausilio di tecniche immunoistochimiche.
I rari casi di mesoteliomi benigni offrono una prognosi più positiva, ma comunque pur sempre severa. Inoltre le cellule del mesotelioma benigno non tendono a diffondersi ad altri organi, sebbene esse si riproducano comunque in maniera incontrollata.
In caso di diagnosi di mesotelioma, purtroppo, siamo in presenza di una neoplasia sempre molto aggressiva. In molti casi, però, le esposizioni alle fibre di asbesto provocano soltanto infiammazione.
È il caso della pachipleurite. Questa malattia asbesto correlata é benigna. La pachipleurite consiste in un ispessimento notevole della pleura, così da formare una coltre più o meno densa ed estesa che ravvolge il polmone. La paghi pleurite si manifesta con la sclerosi polmonare e il fibrotorace.
Non siamo in presenza di una neoplasia del mesotelio della pleura, bensì di una infiammazione, risolvibile. La prognosi della pachipleurite è dunque positiva. I pazienti, quindi, sottoposti protocollo sanitario hanno ampi margini di sopravvivenza.
Per questi motivi è necessaria la sorveglianza sanitaria. Il medico del lavoro, dopo la visita, alla luce dell'anamnesi lavorativa, prescrive degli esami specifici, dalla TAC torace ed addome, la spirometria. Stabilisce la periodicità di questi accertamenti: una volta l'anno o, in assenza di sintomi, una volta ogni tre anni.
L'Avv. Ezio Bonanni, grazie al team di avvocati e anche quale presidente dell'Osservatorio Nazionale Amianto, associazione per la tutela delle vittime dell'asbesto, attraverso il Dipartimento ricerca e cura del mesotelioma offre assistenza medica e tutela legale.
Infatti, le tutele sono prima di tutto nella prevenzione. Occorre evitare di esporsi alle fibre di amianto. Prima di tutto la crocidolite e l'amosite, che sono anfiboli, con maggiore lesività. Poi, ancora, il crisotilo. Quest'ultimo è chiamato amianto bianco e fa parte della famiglia dei serpentini. Anche questo tipo di minerale è cancerogeno. È necessario quindi rivolgersi all'ONA anche quando si ha il sospetto dela presenza di amianto nei luoghi di vita e di lavoro.
Ci si può tenere aggiornati con l'APP Amianto, con la quale è possibile anche segnalare i siti contaminati. Le attività dell'ONA consistono prima di tutto nel chiedere la bonifica. Con la bonifica amianto si evita il rischio di esposizione, e quindi i danni alla salute. Infatti, la cura è soltanto la prevenzione secondaria, e il risarcimento quella terziaria. Fondamentale quindi è evitare il danno da esposizione amianto.
Nel caso in cui ci sia stata esposizione ad amianto e purtroppo il sospetto di mesotelioma è necessario rivolgersi al medico curante. In ogni caso, si può chiedere il supporto dell'Osservatorio Nazionale Amianto, e dell'Osservatorio Vittime del Dovere.
Quest'ultima associazione tutela principalmente le vittime del dovere, intese come vittime del lavoro, oltre alla categoria specifica prevista dall'art. 1, co. 563, della L. 266/05. Con le ultime riforme, anche le vittime dell'amianto rientrano tra le vittime del dovere. Infatti la tutela delle vittime di mesotelioma, come vittime del dovere, è contemplata nell'art. 1, co. 564, della L. 266/05.
Nei prossimi paragrafi di questa guida, inquadreremo tutti gli strumenti di tutela, da quella previdenziale al risarcimento dei danni.
Il tumore del mesotelio può colpire 4 diverse aree dell'organismo umano, e in particolare la pleura, il peritoneo, la tunica vaginale del testicolo e il pericardio.
La pleura è una membrana sierosa che avvolge e protegge i polmoni. La neoplasia maligna, e, purtroppo, quasi sempre mortale, è il mesotelioma pleurico. Questa neoplasia è la più frequente tra i mesoteliomi, perchè le altre forme sono residuali. A seconda del tipo istologico, si distingue in epitelioide, sarcomatoide e bifasico. Ci sono poi anche dei casi di mesotelioma epiteliomorfo.
Sulla base del diverso tipo istologico possono essere approntate le diverse terapie, con approccio che può essere chirurgico, ad esclusione di quello sarcomatoide. Infatti, il mesotelioma sarcomatoide non può essere aggredito chirurgicamente. Gli unici trattamenti per quest'ultimo sono quelli con la chemioterapia e radioterapia, spesso solo a scopo palliativo. Invece, gli altri tipi possono essere aggrediti chirurgicamente.
Purtroppo, in alcuni casi, si assiste ad esposizioni multiple, con l'aggiunta delle radiazioni. Queste causano il mesotelioma pleurico. È il caso, per esempio, dei nostri militari, impiegati nelle missioni all'estero, ma anche in Italia. Infatti, le nostre Forze Armate hanno fatto largo utilizzo di proiettili all'uranio impoverito. Le nostre truppe, specialmente quelle impiegate nelle missioni di pace, hanno svolto servizio in territori contaminati.
Come osservato dal Consiglio di Stato, IV sezione, sentenza 7560/2020, il Ministero della Difesa ha omesso di informare le nostre truppe della lesività di queste radiazioni. Nel caso del M.llo Lazzari, si è verificato un caso di mesotelioma pleurico. Ciò fu dovuto alla sinergica esposizione di amianto, e radiazioni ionizzanti e non ionizzanti. Uranio impoverito e amianto sono causa del mesotelioma. Per questo si ha diritto al risarcimento danni. Leggi la sentenza 80 del 2022 di riconoscimento dell'Avv. Ezio Bonanni.
L'Avv. Ezio Bonanni è riuscito a dimostrare che anche le radiazioni provocano il mesotelioma. Il Ministero della Difesa è stato condannato al risarcimento del danno. Questo però sarà oggetto dello specifico capitolo che dedichiamo alla tutela giuridica delle vittime, in questa pagina.
Le fibre di amianto, inalate, giungono nel nostro organismo. Dai polmoni, anche per effetto della frantumazione dovuta alla respirazione, giungono alla pleura. Oltre che per contiguità, queste fibre giungono alla pleura con il flusso sanguigno e linfatico.
È in questo modo che si provoca l'infiammazione, e l'accumulo delle fibre dà origine all'ispessimento pleurico e alle placche pleuriche. Si tratta di una fase ancora primordiale, che però costituisce un campannello di allarme importante, che non deve essere trascurato. In questi casi ci si deve rivolgere al medico curante, oltre che contattare lo studio legale.
Già in queste prime fasi, può essere domandata la tutela INAIL, che prelude anche al prepensionamento, ovvero ai benefici contributivi. Anche questi ultimi sono molto importanti, perchè permettono il pensionamento, e la rivalutazione delle prestazioni, per chi è già in pensione.
Questa sierosa avvolge i polmoni e permette la respirazione. È molto importante ed è costituita dallo strato esterno che aderisce alla parete toracica, e quello interno che aderisce ai polmoni. In sostanza è la sacca che avvolge i polmoni. Tra i due strati vi è il liquido pleurico. Se c'è un aumento del liquido pleurico, e ci sono anche le placche e gli ispessimenti pleurici, ci si deve iniziare a preoccupare. Purtroppo questi sono i sintomi specifici del mesotelioma pleurico.
Il mesotelioma pleurico, detto anche mesotelioma polmonare, è sempre preceduto da ispessimento pleurico. Ma quali sono i sintomi del tumore della pleura? I sintomi iniziali del tumore della pleura e i sintomi finali del mesotelioma sono molti. Li possiamo riassumere in:
Per avere una diagnosi di mesotelioma pleurico è fondamentale l'anamnesi lavorativa per tumori della pleura.
L'esposizione professionale ad amianto è l'indizio importante per la diagnosi corretta e l'esclusione di altre patologie e permettere quindi la prognosi e la terapia del mesotelioma della pleura. La diagnosi precoce del tumore della pleura aumenta la sopravvivenza.
Il dato biologico che conferma il tumore del mesotelio della pleura è costituito dall'ispessimento pleurico e dalle placche pleuriche che sono infiammazioni precancerose e segni biologici di esposizione. Per la diagnosi di mesotelioma pleurico sono necessari esami strumentali:
In caso di diagnosi di mesotelioma polmonare o mesotelioma dovuto ad asbesto, è consigliato rivolgersi a centri centri specializzati sul mesotelioma guarigione. Il Dipartimento terapia e cura dell'ONA, assiste le vittime.
Il tipo di terapia e le aspettative di vita (se in presenza di prognosi di mesotelioma pleurico maligno) dipendono dalla stadiazione, dall'età e dallo stato di salute del paziente. La terapia del tumore della pleura prevede diverse opzioni:
I farmaci più usati per favorire la sopravvivenza al tumore pleura, vanno usati in combinazione e sono il pemetrexed (Alimta®) e il cisplatino, oltre a carboplatino, raltitrexed (Tomudex®), mitomicina, vinorelbina e gemcitabina.
L'aspettativa di vita per chi è affetto da mesotelioma è di circa 9/8 mesi nella maggior parte dei casi. La sopravvivenza da mesotelioma pleurico è di 5 anni del 5% dei casi. Un aggiornamento sulle attuali aspettative di vita è stato fornito da Marcello Migliore, professore di chirurgia toracica, durante il suo intervento al convegno del 23.11.2023 “Amianto e Uranio, in guerra e in pace: ricchezza e povertà dall’energia alla salute”.
In molti casi, con la diagnosi precoce, e la terapia chirurgica combinata con la chemioterapia, in particolare intrapleurica, è stato possibile ottenere la maggiore sopravvivenza del paziente.
Il mesotelioma peritoneale è un mesotelioma maligno. Colpisce il peritoneo, la sottile membrana sierosa costituita da uno strato esterno, che riveste la cavità addominale e parte di quella pelvica. Lo strato interno, invece, avvolge gran parte degli organi interni (fegato, stomaco, intestino), fissandoli in tal modo alle pareti della cavità.
Il mesotelioma addominale é la neoplasia del mesotelio dello stomaco. Rappresenta tra il 10 e il 30% di tutti i mesoteliomi maligni.
Come indentificare la presenza di un mesotelioma peritoneale? Bisogna porre attenzione ai sintomi iniziali del mesotelioma, tra i quali vi sono dolore e rigonfiamento addominale, diarrea e perdita di peso.
Le aspettative di vita per questo tumore sono di circa 5/6 mesi. La sopravvivenza da mesotelioma peritoneale si verifica nell'8,1% dei casi. Solo la diagnosi precoce permette l'approccio tempestivo ed efficace a questa patologia. Grazie agli sforzi dell'Osservatorio Nazionale Amianto e del pool dei medici sono stati ottenuti significativi risultati anche nella guarigione.
La diagnosi avviene con l'anamnesi lavorativa, da cui spesso emerge l'esposizione a fibre e polveri di asbesto, e confermata con l'esame bioptico (con prelevamento di un campione di tessuto dalla parete del peritoneo).
È fondamentale comunque in ogni caso l'esame immunoistochimico. La terapia da mesotelioma peritoneale é quella chirurgica, in combinazione con chemioterapia e radioterapia.
Il mesotelioma pericardico è sempre causato dall'asbesto e colpisce il pericardio, ovvero la membrana che avvolge il cuore (pericardio viscerale o epicardio e pericardio parietale). Si possono manifestare in forma localizzata, multipla o diffusa da processi metastatici.
I sintomi più frequenti dei mesoteliomi pericardici sono costituiti da astenia, perdita di peso, dolore al torace e tachicardia. Il versamento pericardico è uno dei sintomi del mesotelioma del pericardio. In molti casi il pericardio è infiltrato dal mesotelioma della pleura per la diffusione di metastasi alla pleura di neoplasie maligne.
La diagnosi viene effettuata con l'anamnesi lavorativa, che rileva sempre una pregressa esposizione a polveri e fibre di asbesto. La diagnosi del mesotelioma pericardico é legata al versamento pericardico, che può presentarsi anche dopo un infarto miocardico acuto, traumi, tumori cardiaci. Anche in presenza di metastasi pleura la diagnosi è confermata dalla biopsia. La terapia prevede l'approccio chirurgico in combinazione con chemioterapia e radioterapia.
Il mesotelioma testicolare è un rarissimo cancro da amianto che colpisce la tunica vaginale del testicolo. La tunica vaginale è il mesotelio che ricopre i testicoli.
I sintomi finali di questi mesoteliomi comprendono tumefazione (dolente e non) e dolore testicolare. La diagnosi del tumore del testicolo è effettuata con comitanza di controlli per altre ragioni, viene avvalorata dall'anamnesi lavorativa di pregressa esposizione ad asbesto e confermata dagli esami immunoistochimici e bioptici e dalla ecografia transrettale.
La cura per mesotelioma testicolare è costituita da un intervento chirurgico di orchiectomia inguinale radicale, che può essere accompagnato da radioterapia e chemioterapia.
Il mesotelioma epitelioide è una forma maligna della patologia che colpisce specificamente le cellule epiteliali che costituiscono il tessuto che riveste la parete esterna degli organi interni. Circa il 50-70% di tutti i casi diagnosticati sono di tipo mesotelioma pleurico epitelioide.
La caratteristica del mesotelioma epiteliomorfo è che le cellule epitelioidi iniziano a funzionare in modo non corretto e successivamente a riprodursi in maniera incontrollata, diventando così cellule tumorali.
Il mesotelioma epitelioide si caratterizza per le maggiori aspettative di vita rispetto al mesotelioma sarcomatoide. Il mesotelioma pleurico epitelioide è quello che può essere meglio trattato, sia con la chirurgia che con la chemioterapia.
Inizialmente, il mesotelioma maligno epitelioide era considerato molto frequente, in quanto esso veniva scambiato con un'altra forma di tumore, l’adenocarcinoma. A causa della forma delle cellule, si giungeva ad una errata diagnosi al microscopio. I sintomi del mesotelioma epiteliale dipendono dalla zona o dall’organo in cui si trova il tumore, e da un’eventuale diffusione nell'organismo.
I trattamenti curativi sono multimodali, in quanto sono da valutare più fattori quali: lo stato di progressione del tumore, lo stato della salute generale e l'età del paziente. Se possibile si procede con la resezione del mesotelioma epiteliale. Si rimuovono le parti del mesotelio che sono state aggredite dalle fibre di asbesto e che hanno sviluppato cellule tumorali. In alcuni casi, l'asportazione riguarda l'intera pleura intorno al polmone.
Con o senza intervento chirurgico, il trattamento per curare questa particolare forma di tumore è la combinazione della radioterapia e della chemioterapia nel corso dell'intervento chirurgico.
La chemioterapia rallenta il progresso del tumore e migliora le aspettative di vita del paziente. I farmaci chemioterapici interferiscono con la sintesi di DNA e RNA. Le cellule tumorali si riproducono in modo incontrollato: la chemioterapia blocca o rallenta questo processo e quindi aumenta il periodo sopravvivenza di questi pazienti.
Tutti coloro che sono stati operati dal Prof. Marcello Migliore, che adotta una tecnica particolare di chirurgia toracica con chemioterapia intrapleurica, hanno ottenuto un maggior periodo di sopravvivenza e, in alcuni casi, vivono a distanza di molti anni dall'operazione chirurgica.
Il mesotelioma rimane un cancro molto aggressivo e sono rari i casi di sopravvivenza a 5 anni e di guarigione. Tuttavia, bisogna avere sempre la speranza di poter vincere questa bestia che è assetata di sangue. Questo ci fa capire che la prevenzione primaria, ovvero evitare ogni forma di esposizione alla fibra killer, è l'unico strumento di tutela rispetto al mesotelioma.
Lo studio legale dell'avv. Ezio Bonanni tutela i diritti delle vittime di mesotelioma:
Lo studio legale dell'Avv. Ezio Bonanni assiste per richiedere le prestazioni INAIL. La vittima ha diritto all'indennizzo del danno biologico e quello da diminuite capacità di lavoro con una rendita mensile. L'entità della rendita tiene conto della retribuzione e del grado invalidante (pari almeno al 16%). In caso di grado invalidante tra il 6% e il 15% è dovuto il solo indennizzo. Il risarcimento INAIL viene liquidato al coniuge superstite nella misura del 50% della prestazione spettante alla vittima e ai figli nella misura del 20% per ognuno, a condizione che non superi l'iniziale 100%.
Inoltre l'ONA guida le vittime e i familiari in tutto il procedimento.
La vittima ha diritto anche alla prestazione aggiuntiva del Fondo Vittime Amianto, che corrisponde al 15% in più sulla rendita.
I lavoratori vittime di tumori del mesotelio hanno diritto all'immediato prepensionamento. Il prepensionamento spetta nel caso in cui le maggiorazioni ex art. 13 comma 7, L. 257/92 non fossero sufficienti per maturare il diritto a pensione immediata.
L'ex art. 13 comma 7, L. 257/92 stabilisce infatti che le vittime amianto hanno diritto a benefici contributivi che permettono di accedere alla pensione oppure alla rivalutazione dei ratei già in godimento.
Se la vittima ha avuto un cancro del mesotelio e ha prestato servizio nelle Forze Armate (Marina, Aeronautica, Esercito, Carabinieri) o nel Comparto Sicurezza (Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco) ha diritto al riconoscimento della causa di servizio e della qualità di vittima del dovere.
Questi riconoscimenti danno diritto a ulteriori prestazioni previdenziali e assistenziali, come l'equo indennizzo e la pensione privilegiata, insieme a:
Le vittime di mesotelioma da amianto hanno diritto al risarcimento danni, sia patrimoniali sia non patrimoniali. In caso di decesso, il diritto può essere fatto valere dagli eredi, per responsabilità contrattuale ed extracontrattuale.
L'Osservatorio Nazionale Amianto ha pubblicato il Secondo Rapporto Mesoteliomi, in cui sono riportati e specificati i dati e le statistiche relative al mesotelioma in Italia: incidenza, aspettative di vita e terapia.
Il dato epidemiologico può essere ricavato dal VII Rapporto ReNaM. Identifica i tipi di attività e gli ambiti di rischio. Inoltre evidenzia come il trend del numero dei casi di mesotelioma è in continuo aumento.
L’Osservatorio Nazionale Amianto ha creato anche lo strumento ONA REPAC (Registro Patologie Asbesto Correlate per segnalazione malattie o presenza di amianto) per la segnalazione dei casi di patologie asbesto correlate. È utile per aggiornare costantemente sia i dati epidemiologici sia la mappatura della presenza dell’asbesto nei luoghi di vita e di lavoro.
Segnalare i casi di malattie dovute e correlate ad amianto permette l’integrazione e l’aggiornamento delle tabelle INAIL delle malattie professionali. Il tumore della laringe e quello delle ovaie, per esempio, sono patologie asbesto correlate inserite solo nel 2014 nella Lista I dell’INAIL, proprio grazie al costante aggiornamento e integrazione dei casi di malattie professionali tramite l’epidemiologia.
Grazie alla collaborazione dello staff medico dell'ONA, sono stati ottenuti significativi risultati nella cura del mesotelioma. L'ONA e l'Avv. Ezio Bonanni consigliano a tutti i pazienti di rivolgersi al Sistema Sanitario Nazionale per la cura del mesotelioma e per ottenere elevati standard, senza incorrere in strumentalizzazioni e spesso in false speranze.
L'Avv. Ezio Bonanni ha, a tale scopo, redatto un vademecum che permette ai pazienti dei tumori amianto di avere una guida per le terapie più efficaci del tumore del mesotelio. Il quaderno Tematico ONA n.123, dal titolo "Come curare e sconfiggere il mesotelioma ed ottenere le tutele previdenziali ed il risarcimento danni" è un manuale esplicativo che guida coloro che hanno contratto patologie asbesto correlate o i loro familiari. Il manuale esplicativo elaborato dall'avvocato Ezio Bonanni permette di orientarsi per poter ottenere la migliore assistenza medica e giuridica.
L'Avv. Ezio Bonanni è anche autore di una recente pubblicazione "What can independent research for mesothelioma achieve to treat this orphan disease?".
L'Osservatorio Nazionale Amianto, con i suoi oncologi e con i suoi medici legali, hanno elaborato un protocollo di terapia e cura, sulla base delle linee guida internazionali. Al tempo stesso l'approccio medico legale permette la più ampia ed esaustiva tutela di coloro che purtroppo sono affetti da mesotelioma.
Il dottore Arturo Cianciosi guida il gruppo dei medici legali ONA che, rilasciata la diagnosi di mesotelioma, verificano con l'anamnesi lavorativa se ci sono stati episodi di esposizione professionale fibre asbesto. In caso positivo, rilasciano la certificazione di esposizione professionale. L'INAIL, ricevuta la certificazione di sospetta malattia professionale, deve avviare l'istruttoria tecnica e medico legale. Poiché il mesotelioma è inserito nella lista I dell'INAIL si ha la presunzione legale di origine. Per questo deve riconoscere e indennizzare questa neoplasia, in relazione al danno biologico, cioè all'infermità che il lavoratore ha subito.
Nel caso di rigetto della domanda da parte dell'INAIL, la vittima ha diritto di chiedere rispettivamente la fissazione della collegiale e il riesame. In caso negativo può ricorrere alla magistratura.
L'Osservatorio Nazionale Amianto tutela con l'assistenza legale i diritti di coloro che si sono ammalati di mesotelioma per l'attività di servizio e per motivi di lavoro. Inoltre ha costituito il pool di medici che fornisce assistenza medica.
L'avvocato Ezio Bonanni, in quasi 30 anni di attività professionale, ha ottenuto significativi risultati per la tutela delle vittime dell'amianto, con il riconoscimento del diritto al risarcimento dei danni e alle prestazioni previdenziali per le vittime e per i familiari.
Se si è vittima di mesotelioma o di altre patologie asbesto correlate è possibile richiedre una consulenza legale.